Il Cairo – Piccola guida di sopravvivenza
Fino a qualche anno fa il Cairo non era esattamente una meta da week end, i voli erano troppo costosi e il formato classico dei viaggi prevedeva sempre di aggiungere una crociera sul Nilo o un’estensione mare (O entrambe).
Con l’arrivo delle low cost però le cose sono cambiate, ed appena ho visto i prezzi dei voli di Wizzair mi sono decisa: piramidi arrivo!!
Probabilmente però mi ero fatta un’idea un po’ romantica del luogo che avrei visitato, avevo immaginato una città fascinosa e vivace e siti archeologici con sistemi moderni e all’avanguardia.
In fondo le piramidi sono una delle meraviglie del mondo e il tesoro che c’è nel Museo Egizio del Cairo è superlativo, sono attrazioni che ogni anno attirano centinaia di migliaia di visitatori.
E invece no.
L’Egitto che ho visto io da una parte mi ha sbalordita per l’inarrivabile quantità di siti archeologici e dall’altra mi ha sfinita: sono passata da vette altissime di entusiasmo a “Ma chi me l’ha fatto fare?”.
Certo, mi ricordavo che i venditori fossero insistenti ma questa volta, forse vedendo che viaggiavo da sola, hanno battuto ogni record di comportamento molesto in una continua e pressante ricerca di soldi.
E i luoghi?
Strade sterrate invase dalla spazzatura, cani randagi ovunque, edifici diroccati, traffico selvaggio.
E tutto questo nella via davanti all’ingresso del parco delle piramidi, dove ogni giorno transitano migliaia di turisti e dove si affacciano alberghi con vista mozzafiato.
Se quella è la zona turistica in quella non turistica cosa c’è? Questo magari lo scoprirò al prossimo viaggio.
Per evitare di arrivare carichi di aspettative immotivate magari vi potrà servire questa mini guida (di sopravvivenza).
INDICE
Organizzazione del viaggio
Volo Wizzair da Roma Fiumicino per Sphinx Airport Cairo.
Una nota utile su Wizzair: per motivi vari questa compagnia cancella/sposta/ritarda con una probabilità maggiore di altre, quindi vi consiglio caldamente di avere anche un piano B ed una certa elasticità di tempi. La cancellazione gratuita degli alloggi aiuta e mettete anche in conto di dover anticipare o posticipare il viaggio. A me questa volta hanno cancellato l’andata, ma fortunatamente ho potuto anticiparla e così ho fatto un giorno in più.
L’aeroporto Cairo Sphinx
Note sull’aeroporto Sphinx: non ci sono mezzi pubblici, non c’è Uber (O se c’è prevede attese lunghissime, non saprei dire perché a me non trovava proprio nessuno) quindi organizzatevi con qualcuno che venga a prendervi. (Situazione febbraio 2024)
Per fare il visto potete acquistare la marca da bollo ad una delle due banche presenti agli Arrivi – costo 25 dollari/euro. Una accetta anche le carte, l’altra solo dollari o euro. Questo può essere un buon momento per cambiare con cambio onesto e buone commissioni. Se andate con la carta d’identità avrete bisogno anche di due foto tessera.
Per il volo di rientro andate in aeroporto molto in anticipo: i controlli sono i più lunghi mai fatti.
Apri bagagli, chiudi bagagli, scrivi 10 volte il numero di passaporto su enormi libroni, togli le scarpe, rimettile e poi toglile e rimettile di nuovo, fai una giravolta e falla un’altra volta.
Circa 1 ora e 40 di controlli in tutto, compresi i posti di blocco esterni. Attenzione: c’era un solo aereo in partenza – il mio. Con più gente rischia di diventare un girone dell’inferno.
Ultima cosa importantissima: attenzione perché in caso di emergenza per la qualità dell’aria il Governo chiude l’autostrada che porta a Sphinx. Noi siamo stati in coda per un’ora almeno.
L’autista mi ha detto che in quei casi fanno partire in ritardo anche gli aerei – e in effetti siamo partiti con circa 40 minuti di ritardo – ma chissà se è così automatico? Abbondate pure con i tempi per raggiungere l’aeroporto.
Pernottamenti – cose che avrei voluto sapere
Al momento della prenotazione mi sono trovata con un’offerta IMMENSA di alberghi in zona piramidi.
I miei requisiti erano molto semplici: vista panoramica, valutazioni alte, cancellazione gratuita, hotel e possibilmente non volevo spendere troppo.
E anche con tutti questi filtri l’offerta è talmente ampia che disorienta.
Il motivo è semplice: la vista delle piramidi ce l’hanno migliaia di strutture sparpagliate ovunque. Il primo che avevo prenotato infatti era panoramico ma lontanissimo.
Ho ristretto la ricerca basandomi alla vicinanza dell’ingresso del parco delle piramidi – e anche così l’offerta è sconfinata.
Tra l’altro è anche molto difficile utilizzare i consigli altrui sulle strutture, visto che cambiano nome e riferimenti ogni pochi mesi. Posso lasciarvi il link dell’albergo che ho scelto ma magari fra qualche mese avrà cambiato nome e non lo troverete più.
Questo punto di riferimento invece dovrebbe restare fisso, è quello dello spettacolo luci e suoni che si tiene sotto alla Sfinge.
Ho ristretto ulteriormente, cercando di capire quali alberghi avevano la vista “in prima fila” e la scelta è caduta sul Sahara Pyramids inn , dove mi sono concessa il lusso di una camera con vista piramidi – un sogno nel sogno.
Parliamo però un momento del quartiere: non è possibile vederlo con Google street view quindi non ero preparata a quello che ho trovato.
Traffico pazzesco, auto, camioncini, cavalli, cammelli, autobus, calessini, motorini, cani randagi ovunque, spazzatura, venditori sfiancanti.
Al primo impatto mi sono chiesta “Oddio ma dove sono finita”, non ero preparata.
Ho avuto modo poi di esplorarlo e di apprezzarlo di più ma la sera non c’è niente da fare e tre notti sono veramente troppe.
Due piccole chicche del quartiere:
– nella zona del KFC c’è un piccolo negozio di libri e foto d’epoca ed è un vero piacere mettersi a guardare le foto di quando la Sfinge era ancora sepolta nella sabbia e di quando c’era ancora il Nilo ai piedi delle piramidi.
– lungo la via principale ci sono alcuni forni che lavorano a ciclo continuo per tutto il giorno, il pane caldo e le focaccine sono davvero sfiziosi.
Al Sahara Pyramids Inn ho passato tre notti:
Pro: la posizione incredibile, la vista grandiosa, la stanza spaziosa, la terrazza liberamente fruibile in qualsiasi orario con la possibilità di consumare i pasti più panoramici che io abbia mai fatto, la vicinanza all’ingresso del parco della Piana di Giza.
Contro: il quartiere è tremendo.
Al Tahrir Plaza Suites al Cairo, vista Museo Egizio, ho passato una notte.
Stanza fascinosa in palazzo d’epoca ma sembrava di dormire direttamente sul marciapiede per rumore del traffico e smog.
Pro: la vicinanza con il museo Egizio e la sistemazione indubbiamente piena di fascino
Contro: l’isolamento inesistente – sembrava che la camera non avesse le finestre – e la vicinanza ad una strada trafficatissima.
Quartiere pieno zeppo di agenzie di viaggio, per chi inizia il viaggio da qui penso che convenga senz’altro prenotare le escursioni direttamente in loco.
Al Cairo la “situazione venditori” è estremamente ridimensionata, potevo girare per strada senza essere fermata ad ogni passo. La zona dell’albergo comunque – museo a parte – non aveva alcuna attrattiva. Magari la prossima volta sceglierò qualcosa di più caratteristico.
Pasti: mi sono trovata bene in genere ma non ho rischiato con lo street food.
Molto buone le kofta, ottimo lo shawarma. Una segnalazione in particolare sui dolci e pane: buoni e semplici.
Una cosa del tutto inaspettata – al contrario di quello che accade in Italia: i pasti in albergo sono stati sorprendentemente economici.
Per le mie cene in terrazza al Sahara non ho mai speso più di 6 euro, tutto compreso, con tanto di spettacolo luci e suoni.
La cucina egiziana che ho potuto sperimentare è promossa: gustosa, saporita e semplice.
Escursioni ed attrazioni
Dopo aver cercato di valutare la fattibilità degli spostamenti in autonomia ho ceduto alla comodità ed ho prenotato due escursioni con Booking (Per la visita del sito di Saqqara) e Get Your Guide (Per una visita del Cairo).
Inaspettatamente si sono rivelate molto più economiche di quelle che avrei potuto organizzare affidandomi ad agenzie locali ad El Haram.
Per curiosità ho chiesto a diversi operatori, compresi anche alcuni alberghi in zona: le visite che avevo prenotato costavano un terzo di quelle che mi proponevano.
Nelle agenzie di Downtown Cairo invece i prezzi sono considerevolmente più bassi, questo penso che sia utile da sapere.
Ho visitato in autonomia invece il parco delle piramidi di Giza (Ingresso 43 euro, compreso l’interno della Piramide di Cheope) ed il Museo Egizio del Cairo (Ingresso 9 euro). Lo consiglio a tutti quelli che hanno voglia di studiare e approfondire l’argomento in autonomia, c’è tantissimo da sapere. Se non avete voglia di prepararvi però è meglio avere una guida.
Cambio e carte
Vi consiglio caldamente di portarvi dietro contanti e in banconote di piccolo taglio, e di cambiare agli alberghi.
Usare la carta vi costerà spesso almeno il 3% in più (Più le commissioni italiane).
Prelevare dagli ATM è un vero e proprio furto.
Nella stragrande maggioranza dei posti più turistici non vorranno i pounds egiziani in pagamento, quindi meglio arrivarci preparati.
Se avete dei dollari avanzati da altri viaggi vanno benissimo, li considerano alla pari con l’euro – quindi ci guadagnerete pure.
Telefono e internet
Ho fatto il Wind Travel pass weekly, una soluzione forse non economica ma senz’altro comoda.
Meteo
La scelta di partire a fine febbraio si è rivelata ottima: clima soleggiato ma fresco, molto piacevole durante il giorno.
Freschino la sera, ma basta coprirsi. Per la visita dei siti archeologici è perfetto, si può camminare al sole e si sta bene.
In più c’è meno gente in giro e i prezzi sono più bassi: Febbraio consigliato.
Organizzazione delle visite
Mercoledì: arrivo all’albergo e dopo il check in via subito al Parco della Piana di Giza. I biglietti si acquistano solo con carta, ci sono prezzi differenziati secondo le visite. Io ho acquistato l’ingresso + la visita interna della piramide di Cheope, totale 43 euro.
Apro una parentesi di puro entusiasmo: è meraviglioso e ve lo racconto qui. E’ il sogno di una vita.
L’ho visitato da sola e con i miei tempi, dopo aver passato giorni e giorni di approfondimenti a casa per potermi godere ogni minimo dettaglio.
E’ stata un’esperienza indimenticabile.
Tre cose importanti da sapere se si visitano le piramidi senza guida:
1 – non è assolutamente vero che si può entrare solo se accompagnati, non è assolutamente vero che bisogna prendere cammelli/cavalli/calessini per muoversi all’interno del complesso. Quelli che hanno il cartellino del parco sono venditori pure loro e cercheranno di vendervi qualunque cosa.
La cosa buona è che da un certo punto in poi non disturbano più.
2 – vale la pena assolutamente di documentarsi e studiare seriamente quello che si andrà a visitare perché la quantità di informazioni in più rende la visita indimenticabile.
3 – attenti a dove mettete i piedi. Sono seria. Ho trovato scavi di tombe aperti e senza protezione (O con protezioni insufficienti). Parlo di buchi verticali profondi anche 30 metri.
Valutazione critica: meno male che ho fatto la visita anche da sola perché quando poi sono ritornata con l’escursione guidata l’effetto era tutto diverso, molto standard. Anche solo raggiungere le piramidi è diverso se si arriva a piedi dall’ingresso lato Sfinge o se si arriva in macchina.
Cena in albergo e spettacolo luci e suoni dalla terrazza dell’albergo. Parere personale: non buttate soldi per vederlo.
Giovedì: visita organizzata al Cairo Copto, alla Cittadella e a Khan el Khalili – con Get Your Guide.
Per la visita del Cairo copto vi consiglio un ripassino del catechismo, vi servirà.
Bella visita guidata, ben fatta e ben spiegata. Doveva essere una visita condivisa e invece c’ero solo io.
Una cosa importante su GYG: a differenza di Booking le visite guidate partono direttamente dall’albergo, un servizio comodissimo e al solito prezzo di Booking. Per quanto sia pazzesco costano circa un terzo delle visite offerte dall’albergo e dalle agenzie turistiche che ho consultato a Giza.
Venerdì: Visita guidata alla piana di Giza e Saqqara con Booking.
Iniziata malissimo con una guida svogliata a Giza, ma poi si è ripreso a Saqqara, dove mi ha affascinata con mille racconti di vita quotidiana dei tempi dei faraoni. Saqqara mozzafiato!!
Anche questa doveva essere una visita condivisa e invece ancora una volta era una visita privata.
Tempi un po’ casuali, il pranzo l’ho fatto alle quattro del pomeriggio.
Attenzione e controllate sempre cosa è compreso nell’escursione perché proveranno a convincervi che certe cose sono escluse – questo l’ho trovato veramente fastidioso.
Una cosa importante sul venerdì: è festa, e troverete ovunque scolaresche e famiglie. All’ingresso del parco di Giza (Ingresso El Haram) c’erano almeno 200 persone in attesa.
Sabato: trasferimento al Museo Egizio del Cairo con Uber, visita del museo in autonomia. Qui una guida esperta l’avrei gradita perché nel museo non è proprio facilissimo trovare le cose, anche se è piuttosto piccolo.
Un consiglio valido che giro anche a voi: se riuscite ad entrare al momento dell’apertura – Ore 9 – correte subito al primo piano a cercare Tutankhamon. Tutti i gruppi giustamente iniziano la visita seguendo il percorso in ordine cronologico quindi ve lo potrete vedere con calma e senza code.
Nel pomeriggio inizialmente avevo previsto un’altra visita guidata con GYG ma l’ho cancellata, ho preferito provare a spostarmi da sola visitando il Nilometro – un posto molto particolare – e passeggiando in Cairo downtown, dove peraltro non ho trovato nulla di particolarmente interessante.
Non ho ancora deciso se ho fatto bene o no ma era una cosa dovuta, per provare a capire meglio questa città così caotica. Sono certa che il meglio non l’ho visto, già solo per questo le devo senz’altro un’altra possibilità.
Domenica: volo di ritorno la mattina presto.
Col senno di poi avrei:
– portato più contanti
– detto di no più spesso senza sentirmi in colpa
– sfruttato meglio il sabato pomeriggio al Cairo, magari per visitare la parte musulmana del centro storico.
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