Viaggiare in auto in Giappone non è poi così diverso da viaggiare in auto in qualsiasi altro paese dell’Occidente.
Allora, per chi se lo chiedesse:
Si guida all’inglese, la segnaletica è praticamente uguale alla nostra, i semafori possono richiedere un po’ di adattamento (la luce del semaforo è dal lato opposto dell’incrocio). Serve la patente internazionale – quella che dura un’anno della convenzione di Ginevra.
Noleggio auto e benzina costano considerevolmente meno che in Italia, se poi si considera che le auto in genere sono ibride il consumo di carburante cala ulteriormente. Abbiamo speso circa 25.000 yen per circa 1800 km. (Costi aggiornati a Dicembre 2023)
Le autostrade costano più meno come in Italia, le tabelle che si trovano in rete sono abbastanza attendibili ma vanno considerati anche vari pedaggi minori. Per darvi un’idea: per Tokyo – Kyoto – Hiroshima – Osaka – Nagoya – Tokyo abbiamo speso 46.630 yen – compreso anche il costo del noleggio ETC (poco meno di 300 euro) e avevo stimato 40.000 yen.
Il telepass giapponese si chiama ETC e si noleggia assieme alla macchina. I caselli ETC sono viola.
I parcheggi sono piccoli ma numerosi, si trovano facilmente anche parcheggi gratuiti vicini alle attrazioni principali.
In genere quelli a pagamento hanno un costo fisso per l’intera giornata, un po’ ridotto nella fascia serale. Indicativamente si va dagli 800 ai 1300 yen per il giorno intero.
Purtroppo non sono tutti così : esistono anche quelli a tempo, come da noi. Questo lo abbiamo imparato nel peggiore dei modi ad Osaka.
Leggete i cartelli OGNI VOLTA che parcheggiate e non avrete sorprese.
Altra cosa da sapere: i limiti di velocità in autostrada sono più bassi, massimo 120/kmh (in media ancora meno direi).
Le città – anche quelle grandi come Tokyo – si girano con facilità sorprendente.
I tempi di percorrenza stimati da Google sono fasulli (ci era successo anche in America anni fa), restate pure larghi per stimare i trasferimenti.
Fare rifornimento è un’esperienza misteriosa ed interessante, specie se come noi non potete usare le carte. Male che vada aspettate qualcuno che vi aiuti.
Una cosa che può mettere in difficoltà: la benzina non esce se non appoggiate l’altra mano alla pompa – se guardate troverete una zona con il disegno della mano.
Col senno di poi: la tratta fra Tokyo e Kyoto sarebbe stata meglio con un autobus notturno, anche solo per ottimizzare i tempi. Sapevamo che l’itinerario prevedeva spostamenti lunghi ma non avevamo messo in preventivo uno scostamento di tempi così importante.
Avremmo dovuto o avere più giorni o o fare meno tappe, ma non avrei mai potuto rinunciare ad Hiroshima e Miyajima – va bene così.
Meglio con i treni?
Vi confermo che per il nostro modo di viaggiare dover rispettare gli orari dei treni sarebbe stato uno stress insopportabile – il JRP (abbonamento ai treni giapponesi) non è mai stato un’opzione.
Ecco cosa avrei voluto sapere quando ho iniziato a programmare il viaggio: non potete sapere quanto sia difficile trovare esperienze analoghe, pare che in Giappone non guidi nessuno.
Se avete domande sono qua.
Qui trovi il nostro itinerario.
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