Sardegna su misura – Un itinerario di 10 giorni fra mare e natura
Sardegna 2020.
In questa strana estate abbiamo considerato ed accantonato diverse mete, e quando – attirati dal costo dei voli – abbiamo prenotato per la Sardegna, avevo pensato ad una vacanza fatta solo di spiaggia e acqua salata. Non è stato così, oltre al mare abbiamo trovato natura selvaggia, miniere, siti archeologici di una bellezza struggente e paesaggi inaspettati.
Una Sardegna a misura nostra, che non sappiamo stare in spiaggia per troppo tempo, nemmeno se il mare è meraviglioso.
(Precisazione al 24 ottobre 2020 – come sappiamo tutti stiamo vivendo in una situazione in continuo mutamento, quindi tutte le indicazioni specifiche del periodo sono soggette a cambiamenti)
IL VIAGGIO IN BREVE – IL NOSTRO ITINERARIO
10 GIORNI FLY&DRIVE – VOLO: Ryanair Pisa-Cagliari
Da fare prima di partire: SARDEGNA SICURA (Agg. al 15 ottobre 2020)
Registrazione da completare 48 ore prima della partenza.
PER VOLARE: è obbligatoria la mascherina chirurgica, la compagnia aerea chiede anche un’autocertificazione che nessuno controlla e che palesemente non è nata per i voli nazionali
NOLEGGIO AUTO: prenotato con Rentalcar, autonoleggio Maggiore. (Causa protocolli covid meglio considerare più tempo per il noleggio)
INDICE
GIORNO 1
Chia (Spiagge di Sa Colonia/Monte Cogoni)
Il biglietto del parcheggio a pagamento vale per più spiagge, la spiaggia è in parte libera ed in parte attrezzata.
Nello stagno presso l’accesso di Monte Cogoni c’è uno stagno con fenicotteri, non vi dico l’emozione per il primo incontro. Durante il nostro viaggio ne abbiamo trovati tanti ovunque, sono un tocco molto esotico.
Pernottamento a Carbonia – Tanit Hotel (Ottimo rapporto qualità prezzo, molta attenzione alla normativa sanitaria)
GIORNO 2
Porto Pino, Spiaggia Is Arenas Blancas. La spiaggia delle Dune.
Sconfinata, grandissima, poca gente. Sabbia bianca, mare stile piscina.
Ci sono diversi accessi e i parcheggi sono enormi, quindi immagino che in alta stagione qui ci sia una vera folla.
Dopo la spiaggia visita del Museo del Carbone della Miniera di Serbariu.
Si visita solo su prenotazione in piccoli gruppi.
La zona del Sulcis-Inglesiente è disseminata di miniere di ogni genere, chiuse ormai da anni. La miniera di Serbariu è nata nel 1937 e la città di Carbonia venne realizzata per ospitare i minatori e le loro famiglie. Nella visita guidata si mescolano dati tecnici e scorci della storia del nostro paese e della quotidianità dei minatori. Visita molto interessante, consigliata per capire meglio il territorio.
Tramonto a Sant’Antioco e cena nella cittadina.
GIORNO 3
Inglesiente
Masua – Visita di Porto Flavia
Prenotazione obbligatoria dal sito Visitiglesias
DA SAPERE PER VISITARE PORTO FLAVIA: servono scarpe chiuse con suola antiscivolo (se non le avete non vi fanno entrare) e non è adatta a chi ha paura del buio.
L’Inglesiente è un’altra zona di miniere di Sardegna, Porto Flavia nasce nel 1924 proprio per semplificare il trasporto dei minerali e per dimezzare i costi.
E’ un porto probabilmente unico nel suo genere: i magazzini portuali sono enormi sili scavati all’interno della montagna e le barriere del porto sono costituite da Pan di Zucchero, un faraglione che lo ripara dai venti che soffiano spesso su questa costa. Proprio a causa del vento abbiamo dovuto rinunciare alla vista dal mare di Porto Flavia.
DA SAPERE: la spiaggetta di Masua è inquinatissima. L’acqua che fuoriesce dalle gallerie delle miniere in disuso sta inquinando pesantemente questi tratti di costa (Cadmio, Piombo, Arsenico e Zinco). Sulla spiaggia di Masua i cartelli sono decisamente allarmanti ma temo che non li legga nessuno.
Dopo la visita abbiamo fatto un po’ di mare a Cala Domestica (Niente cartelli qui). Cala Domestica è indicata come una delle spiagge più belle della zona, ma noi l’abbiamo vista con vento e brutto tempo, non ci ha colpiti particolarmente.
Visita veloce della città di Iglesias (Il suo nome deriva da Chiesa, è stata fondata dai Pisani ai tempi delle Repubbliche Marinare) e rientro a Carbonia per la cena.
GIORNO 4
Sinis (Oristano)
Lasciamo Carbonia per raggiungere la seconda tappa della nostra vacanza: Sa Rocca Tunda, nella penisola del Sinis (Oristano)
Un po’ di mare sulla spiaggia di Sa Rocca Tunda (non attrezzata, spaziosa e decisamente vuota) e poi visita in serata di Tharros.
Tharros è una grande area archeologica situata in un posto bellissimo, la punta meridionale della penisola del Sinis.
A Tharros si sono accavallate (Letteralmente) diverse civiltà, ci sono tracce di insediamenti preistorici e di civiltà nuragiche. Tharros è stata fondata dai Fenici, era un porto molto importante e un centro commerciale che richiamava mercanti da tutto il Mediterraneo. Dopo le guerre puniche Tharros viene conquistata dai romani, molte opere vengono trasformate in altro. Sono rimasta particolarmente colpita da un muro di riempimento realizzato con i blocchi che erano stati realizzati per la costruzione di un tempio fenicio. Gli archeologi li hanno censiti ed analizzati ed hanno concluso che è possibile ricostruire il tempo, i pezzi ci sono ancora tutti.
Visita guidata molto interessante, guida appassionata che ci ha accompagnati anche in tratti di scavi ufficialmente non aperti al pubblico.
Pernottamento in appartamento – Casa Vacanze Sa Rocca Tunda (Appartamento molto semplice ma ben attrezzato, a 20 passi dalla spiaggia Sa Rocca Tunda. Pulito, fresco e silenzioso, ottima assistenza. )
GIORNO 5
Is Arutas, la spiaggia più conosciuta della zona, è fatta di sassolini rotondi bianchissimi e brillanti, è una spiaggia di quarzo. Le caratteristiche di questa spiaggia fanno sì che il mare abbia colori incredibili, mai visti. E’ considerata una delle spiagge più belle della Sardegna.
Questa spiaggia così particolare è messa a rischio continuamente da uno dei comportamenti più sciocchi che si possano immaginare: sono ancora troppi i turisti che portano via chili e chili di sabbia come souvenir, e senza un freno a questo comportamento la spiaggia rischia di scomparire.
Nel primo pomeriggio ci spostiamo alla spiaggia di Sa Mesa Longa per trovare riparo dal vento di Maestrale. Un’altra spiaggia meravigliosa, attrezzata e con parcheggio gratuito.
In serata visita della colonia felina di Su Pallosu (Visita solo su prenotazione) : un paradiso per gli amanti dei gatti.
Cena sul mare a Putzu Idu.
GIORNO 6
Mattinata ad Oristano – piccola città vivace.
Un po’ di mare a Mari Ermi – spiaggia simile a Is Arutas, ma mista, sassolini e sabbia. Mare tranquillo, colori accecanti.
Anche qui i furti di sabbia sono un grosso problema: all’uscita della spiaggia chiedono addirittura di scuotersi di dosso i sassolini prima di andarsene.
Nel pomeriggio decidiamo di risalire la costa per andare a cena a Bosa.
Lungo la strada ci fermiamo per cercare le cascate di Capo Nieddu (Cercate le foto su internet, sono un posto speciale).
Ecco: niente. Non c’è acqua. (Poi vi racconterò)
Cena a Bosa, molto diversa da tutti gli altri paesi visti finora. Piacevole centro storico, molto caratteristico: case altissime, strade strette, finestre che si aprono l’una sull’altra. Arriviamo in serata e resto colpita da tutta le gente che c’è in strada a chiacchierare, ognuna con la sua seggiolina portata da casa. Un’atmosfera davvero di altri tempi.
GIORNO 7
Lasciamo il Sinis per raggiungere la prossima tappa, Solanas, nel sud est dell’isola. Durante il trasferimento abbiamo previsto una visita al Parco della Giara , una riserva naturale di una bellezza inaspettata dove vivono liberi i cavallini della Giara.
Non sapevo nemmeno che esistessero, l’ho scoperto grazie agli utenti del gruppo Facebook Le comari in viaggio.
La Giara è un altopiano nel cuore dell’isola, una sorta di isolotto affacciato sulla piana della Marmilla, nel Medio Campidano. A pochi chilometri dal parco c’è il famoso sito archeologico di Barumini.
Perché la Giara di Gesturi è così speciale? Perché per la sua conformazione ha creato un ambiente che sembra fatto su misura per questi animali: ci sono acqua e pascoli, sono protetti ed isolati. Qui tutto è piccolo: alberi, piante, animali.
I cavallini della Giara sono cavalli in miniatura, perfetti nelle proporzioni ma di taglia ridotta
Sono talmente proporzionati che non ci si rende conto di quanto siano piccoli fino a che non li si può confrontare con il paesaggio.
Questi cavallini bellissimi vivono in completa libertà in questo parco, sono tra i pochi branchi di cavalli allo stato brado nel continente europeo. Vederli liberi, nei pascoli, è un’emozione non comune.
Arrivo in serata a Solanas e pernottamento a Villaluciana (Un bell’appartamento a poche centinaia di metri dal mare. Portico, giardino, zona molto tranquilla. Consigliatissimo)
GIORNO 8
Spiaggia di Capo Carbonara e Porto Giunco.
Una giornata di mare in una delle zone più famose del sul della Sardegna.
Capo Carbonara un una riserva marina, la spiaggia si trova proprio di fianco alla cava d’Usai, da cui è stato estratto la pietra che pavimenta le strade di Cagliari.
Dopo una mattinata sulla spiaggetta della riserva passiamo il pomeriggio sulla bellissima spiaggia di Porto Giunco, resa ancora più speciale dallo stagno dei Notteri, proprio dietro alla spiaggia, che ospita una popolosa colonia di fenicotteri rosa. Uno spettacolo nello spettacolo.
Serata in spiaggia per fotografare la Via Lattea. Mozzafiato!
GIORNO 9
Solanas e Cagliari
Passiamo la mattinata al mare a due passi dall’appartamento. E’ probabilmente la spiaggia più bella di tutta la vacanza, e senz’altro la meno famosa. Quando abbiamo scelto questa località per i pernottamenti non avevamo proprio idea che la spiaggia ed il mare fossero così genuinamente splendidi. Sabbia dorata, mare cristallino.
Non si può davvero chiedere di più!
Pranziamo a casa e nel pomeriggio ci avviamo verso Cagliari, dove passeremo la serata con amici. Un giro rapido della città – molto diversa e molto più bella di come la immaginavo. Torneremo per vederla con più calma.
GIORNO 10
Ultimo giorno di Sardegna. Oggi passiamo la giornata al mare: noleggiamo in mattinata un gommone per andare alla scoperta di Capo Carbonara, e poi ci spiaggiamo a Porto Giunco fino a sera.
Rientro a Cagliari, cena gustosissima da Cogas e poi tutti a nanna, che c’è da essere in aeroporto presto.
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