Per guarire
Da quanto tempo non scrivo, e quante cose sono cambiate in queste poche settimane dall’ultimo post.
Dal 21 febbraio ad oggi il mio mondo – il mondo di tutti noi – si è ristretto a dimensioni impensabili, fuori da ogni immaginazione.
Si, ok, il 21 febbraio stavo seguendo già da un po’ quello che stava accadendo in Cina, ero già preoccupata, ma una cosa come questa non la potevo immaginare.
O, per meglio dire, non la credevo possibile.
E in queste settimane sono passata dall’incredulità , alla paura, alla depressione. Ora forse sono all’accettazione.
Anni e anni di serie TV americane mi hanno fatto imparare a memoria alcune cose che sto sperimentando adesso. Nei medical drama si parla spesso dell’elaborazione del lutto: ecco, per me vedere il mio mondo cambiare così in fretta è stato quasi un lutto, e posso dire che queste fasi le ho vissute davvero.
NEGAZIONE
RABBIA
NEGOZIAZIONE
DEPRESSIONE
ACCETTAZIONE
Accettare significa farsi una ragione, impostare il futuro in base a quello che sti vivendo, non a quello che ho vissuto finora. Imparare a lasciar andare, e scoprire magari anche nuove risorse.
Beh, no,. Alle nuove risorse non ci sono ancora arrivata – voglio essere sincera.
Ci arriverò, lo so, ma non so quando.
Mi sembra già una buona cosa riuscire a scriverne, vuol dure che quello che ho dentro finalmente è pronto ad uscire, ad essere tradotto in lettere nere su pagina bianca.
Serve a me, perché questo blog è sempre stato uno spazio personale, e forse servirà anche a qualcuno che legge, e che forse non ha visto tante volte Grey’s Anatomy come me.
Dare un nome a quello che si prova, sapere che è una fase che inizia e finisce (E finisce!!) forse può aiutare a guardare con più serenità al futuro.
Magari nei prossimi giorni rimetterò mano al blog, in fondo non vi ho ancora detto molto del Giappone, ho qualcosa da raccontare.
Senza fretta, passo dopo passo, come faccio ogni giorno per guarire.
Grazie a chi a letto fino a qui, e buona guarigione anche a te.
Franca
Commenti recenti