La riserva della biosfera di Dana
Visitare Dana è stata una decisione dell’ultimo momento.
Avamo già escluso di avere il tempo per un trekking, ci era sembrata una tappa da saltare
Fortunatamente un ripensamento dell’ultimo momento ci ha dato la possibilità di passarci una notte ed è stata un’esperienza bellissima.
La riserva della biosfera di Dana è un’area protetta nel centro della Giordania. Prende il nome da un piccolo villaggio che il governo giordano ha trasformato in un polo di attrazione turistica con operazioni mirate molto intelligenti.
Nella riserva si possono fare trekking con vari livelli di difficoltà, l’ambiente è veramente bellissimo ed inusuale.
Noi – scoraggiati dall’idea di trovare troppo caldo – non li abbiamo considerati nel nostro giro ma è stato un errore clamoroso.
Fortunatamente dal campo tendato scelto per il pernottamento ho potuto fare almeno una passeggiata mattutina, molto panoramica, aspettando che il resto della truppa si svegliasse.
Se non posso parlarvi dei trekking posso senz’altro raccontarvi dell’Al Nawatef Camp, prenotato con booking all’ultimo minuto.
Malgrado l’assoluta mancanza di comodità o forse proprio per quello – si è rivelato come una delle sistemazioni più entusiasmanti della vacanza.
Il campo tendato è posizionato su un’altura che sia affaccia proprio sulla valle sotto al paese di Dana.
Per raggiungerlo si deve percorrere un breve tratto di strada sterrata (In ottime condizioni). Se impostate le coordinate su Google maps lo raggiungerete facilmente e senza errori.
Le sistemazioni sono in tende beduine, bagno in comune. Nel costo del pernottamento è compresa la colazione, ed è possibile cenare nella struttura, in una sala caratteristica.
Il panorama dalle tende toglie il fiato: la vallata è caratterizzata da formazioni rocciose veramente scenografiche ed insolite. Questo è il riflesso del panorama sulle vetrate della tenda: da urlo!!
Dal campeggio partono diversi trail, alcuni molto semplici da fare anche senza guida, altri più impegnativi. Accordandosi con le guide è possibile anche fare un trekking di più giorni, da Dana a Petra. Deve essere un percorso molto bello, un’esperienza poco comune.
Noi ci siamo limitati ai sentieri attorno al campo, tutti molto panoramici e di una bellezza struggente nella luce del tramonto o della prima mattina.
Una cosa importante da sapere è che Dana è in montagna, quindi le temperature scendono considerevolmente durante la notte. Nel solito giorno siamo passati dai 43 gradi del Mar Morto ai 18 gradi notturni a Dana. Nelle tende ci sono coperte pesanti, non si soffre il freddo, ma per l’esterno è meglio prevedere abbigliamento adeguato.
Che altro posso dire? Non fate come noi, prendetevi il tempo giusto per visitarla, contattate le strutture con un certo anticipo se volete fare dei trekking guidati e godetevi la bellezza selvaggia di questo posto.
IMPORTANTE DA SAPERE: se vi dico che è spartano credeteci.
I letti sono improvvisati – diciamo a livello dei rifugi di montagna. Le tende non sono riscaldate, le porte non hanno la chiave. Non ci sono tende oscuranti quindi la mattina vi sveglierà il sole. pensavamo che non ci fosse nemmeno la corrente (E invece c’è, ma è ben nascosta). I bagni sono in comune, gli spazi esterni poco illuminati.
Per me è stata un’esperienza entusiasmante anche per questi limiti, ma mi rendo conto che non è per tutti.
Il nostro viaggio prosegue in direzione Little Petra e poi Petra, qui trovate anche il link all’itinerario completo in Giordania.
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