Sri Lanka – Viaggio in un sogno
Lo Sri Lanka è stato la prima tappa del nostro viaggio di nozze – a Settembre del 2000. E’ stato il primo assaggio di Asia: amore a prima vista.
Lo Sri Lanka è un’isola a sud dell’India – la “lacrima dell’India” – piccola ma piena zeppa di natura, paesaggi incredibili e storia.
Il suo nome antico – Serendip – ha ispirato una parola inglese molto evocativa: Serendipity significa “Scoprire per caso una cosa mentre se ne sta cercando un’altra”
E’ un concetto che mi affascina e che ricorre spesso nella mia vita, e negli anni posso dire che le cose scoperte per caso mentre cercavo altro sono quelle che hanno lasciato i ricordi più indelebili.
Per la scelta del tour operator ci affidiamo al passaparola degli amici e dopo aver sfogliato il catalogo fino a consumarlo la scelta ricade su una combinazione che tuttora mi sembra da favola: Sri Lanka e Maldive. Due sogni che si realizzano in viaggio di nozze: cosa si può chiedere di più?
Il tour che ci hanno proposto nel 2000 resta comunque molto simile ai tour attuali, una full immersion in una cultura veramente piena di fascino!
INDICE
GIORNO 1 – COLOMBO – VISITA DELLA CAPITALE
Arrivo a Colombo nel pomeriggio, sistemazione in albergo e breve visita dei dintorni. L’impatto con la nostra prima città asiatica è dirompente!
Dal finestrino osservo il traffico folle, i negozietti, la gente che affolla le strade..non vedo l’ora di saltar giù dal pullman!
Al tempo stesso però non posso fare a meno di notare i militari al lato delle strade, ed i posti di blocco. Nel 2000 lo Sri Lanka era in piena guerra civile, questi controlli militari ci accompagnano per tutto il tour.
Nella rapida visita della città visitiamo un tempio indù ed un tempio buddista (Gangaramaya ): colorati e fantasiosi ed al tempo stesso solenni e pieni di serenità.
Un assaggio di cultura e storia, e in serata anche un primo assaggio di cucina locale: amore al primo boccone.
GIORNO 2 – DAMBULLA, SIGIRIYA, HABARANA
Partenza per la prima tappa del tour: Dambulla, il tempio nella roccia.
Subito fuori da Colombo ai lati delle strade scopriamo un paese entusiasmante e la nostra guida ci racconta curiosità ed aneddoti su quello che stiamo vedendo. Ci fermiamo lungo la strada per un piccolo snack a base di frutta – un ananas così non l’ho più mangiato. Durante la sosta la guida ci mostra alcuni lavoratori che fanno mestieri inusuali: i raccoglitori di ghiaia e i tagliatori di cocco. Scopriamo poco a poco la quotidianità di questo paese.
Il tempio di Dambulla ci soprende con un’entrata decisamente poco solenne, e nel giardino esterno, poco prima di iniziare la visita, facciamo la conoscenza con un po’ di animali locali. Siamo incantati.
Dopo l’esterno un po’ kitch troviamo l’interno solenne e pieno di fascino. Questo tempio è distribuito in 5 grotte naturali, piene ricolme di statue del Budda e di dipinti. La bellezza e la varietà degli interni intimidiscono. La nostra guida inizia a spiegarci qualcosa del Buddismo e delle sue raffigurazioni, la visita del tempio è una delle tappe principali del nostro viaggio.
La giornata prosegue a Sigiriya, un posto veramente fantastico. Su una roccia in mezzo alla foresta sorgono le rovine imponenti di un palazzo antico. La salita della roccia è faticosa, ma siamo talmente entusiasmati che la faremmo anche di corsa!
La sera raggiungiamo il nostro “campo base”, il Lodge di Habarana. Al Lodge facciamo la prima esperienza di immersione nella natura: nel parco del resort ci sono animali di ogni tipo, le scimmie ci svegliano la mattina camminando sul tetto della nostra camera. L’emozione di condividere il parco con gli animali selvaggi è uno dei momenti indimenticabili del nostro viaggio.
GIORNO 3 – ANURADHPURA, MIHINTALE, HABARANA
Oggi abbiamo in porogramma la visita dei templi di Anuradhpura, una delle antiche capitali dello Sri Lanka. Il pezzo forte è Mihintale dove si trova lo Stupa più antica dello Sri Lanka. Lo Stupa è un monumento buddista che può ospitare reliquie o che racconta una tappa della vita del Budda.
Nei templi si cammina scalzi e quando iniziamo la salita della roccia della meditazione sento la mancanza delle suole di gomma. La salita non è facile ma il premio è meraviglioso: la vista dall’alto di questi templi, stupa bianchissimi che spuntano dalla vegetazione.
Nel tardo pomeriggio rientriamo al Lodge, giusto in tempo per andare in esplorazione al lago vicino dove una guida improvvisata ci mostra uccelli e piccoli animali e ci racconta una natura incredibile.
GIORNO 4 – GITA IN ELEFANTE, POLONNARUWA, GAL VIHARA, HABARANA
Nel tempo a disposizione in mattinata scegliamo di fare un‘escursione in elefante. Malgrado sia stata emozionante adesso vorrei averla fatta in modo più consapevole. Indietro non si torna, ma posso indicare un articolo che spiega bene i motivi per evitare queste esperienze.
Nel pomeriggio visitiamo il complesso di Polonnaruwa, le rovine di un’altra delle antiche capitali. Qui, a Gal Vihara resto incantata dai Budda monumentali scolpiti direttamente nella roccia.
La serata la dedichiamo ad un bagno in piscina al crepuscolo, stupiti dalla quantità di piccoli animali che si avvicina all’acqua appena scende la sera.
GIORNO 4 – VISITA AD UNA FABBRICA DI BATIK, GIARDINO DELLE SPEZIE DI MATALE, KANDY
Lasciamo il Lodge e la sua fantastica natura e proseguiamo con il nostro giro. In programma nella mattinata la vista ad una fabbrica di batik che si rivela estremamente interessante. I batik sono tessuti caratteristici dello Sri Lanka, e la loro lavorazione è particolarmente lunga e complicata. Assistiamo ad alcune fasi del processo per capire meglio il valore di questi lavori.
Visitiamo poi il nostro primo giardino delle spezie, a Matale. Pepe, vaniglia, noce moscata… non mi ero mai soffermata a chiedermi da quali piante venissero. E il caucciù? Mai visto prima! Siamo come bambini nel giardino delle meraviglie!
La giornata prosegue a Kandy, un giro lungo lo splendido lago e poi la visita del tempio del dente del Budda, uno dei luoghi sacri del Buddismo. All’interno del tempio è custodita la reliquia del dente di Budda, che viene portata in processione ogni anno durante la splendida festa dell’Esala Perahera (Periodo luglio-agosto). Questo tempio a differenza degli altri l’ho trovato meno suggestivo ed autentico, probabilmente per l’aspetto un po’ più moderno. Resta comunque una delle tappe più importante nei percorsi culturali. Ho trovato invece molto interessanti i cortili esterni, in cui spesso si trovano elefanti addomesticati.
La giornata si conclude con uno spettacolo di musica e danze caratteristiche.
GIORNO 5 – GIARDINO BOTANICO DI PERADENIYA, VIAGGIO IN TRENO, NUWARA ELIYA.
Iniziamo la giornata con una visita nel meraviglioso giardino botanico di Kandy. Qui possiamo ammirare una grande varietà di piante tropicali, immerse però in un curatissimo giardino all’inglese. Nel parco c’è un esemplare di ficus mastodontico, occupa una superficie di 1.600 metri quadri! Nelle serre ci innamoriamo delle collezioni di orchidee: mai vista tanta varietà di fiori.
Dopo la vista del giuardino ci avviamo alla stazione, per prendere il treno che ci porterà a Nuwara Eliya. Aspettative altissime, il viaggio in treno attraverso al giungla e le coltivazioni promette panorami splendidi. Purtroppo qualcosa va storto, il nostro treno si rompe e ci troviamo a finire la giornata sul un trenino locale, accatastati in uno scompartimento fino a tarda notte.
E nonostante tutto è stata un’avventura divertente!
GIORNO 6 – LE COLLINE DEL TE’, L’ORFANATROFIO DEGLI ELEFANTI DI PINNAWALA
A causa del contrattempo del giorno precedente non riusciamo a visitare la città di Nuwara Eliya, la nostra tabella di marcia infatti prevede la visita delle colline che circondano questa città e in cui si coltiva il tè. Questa è la prima volta che vediamo una coltivazione di questo tipo.
Colline a perdita d’occhio ricoperte da coltivazioni lussureggianti, siepi ordinate di piante di tè e macchie di colore: i sari delle donne che raccolgono le foglioline. Ogni tanto qualche torrente impetuoso o una cascata. In Sri Lanka grazie al clima particolarmente adatto si coltivano alcune dei tè più pregiati del mondo. Visitiamo anche una fabbrica in cui ci vengono spiegate le varie fasi della lavorazione e dove a fine visita ci offrono una degustazione. Il profumo del tè negli essiccatoi è ovunque, denso, dolce: sembra di poter bere anche l’aria.
Il tour prosegue con un’altra delle tappe del cuore: l’orfanatrofio per elefanti di Pinnawala.
Questa riserva è stata creata per proteggere elefanti che per le situazioni più diverse non possono più vivere in natura. Animali menomati da incidenti, o elefanti domestici molto anziani, o ancora grandi esemplari che hanno mostrato comportamenti violenti e che possono evitare l’abbattimento solo in strutture sorvegliate. In tutta la vista ho apprezzato molto lo spettacolo degli elefanti che giocano nel fiume. Per questi animali l’acqua è molto importante, e vederli in branco mentre si bagnano e si rilassano è molto divertente.
Strutture come queste, nate negli anni 70, sono un po’ datate come impostazione e come spazi per gli animali, ma restano sempre un punto di riferimento per la cura e la conservazione della specie.
La giornata finisce con il rientro a Colombo dove passeremo l’ultima serata prima di proseguire il nostro viaggio verso le Maldive.
COSA HO IMPARATO DA QUESTO PRIMO VIAGGIO IN ORIENTE?
Ho imparato a spalancare gli occhi di meraviglia, ho scoperto che i pappagalli vivono in colonie numerosissime e che la religione buddista è perfetta e delicata come un fiore di loto.
Fuori dai templi ho visto donne che vendono fiori di mestiere, e che sfogliano i boccioli di loto per comporre doni delicati pieni di grazia.
Ho sentito il sapore del curry, dolce e piccante, ho capito le scimmie sono ladre e che per fare una tazza di tè serve un lavoro che non riuscivo nemmeno ad immaginare.
Ed ho imparato anche che i viaggi di gruppo non sono la mia dimensione. Pur avendo apprezzato moltissimo la nostra guida, un uomo veramente intelligente e preparato, certe cose voglio vederle da sola. Voglio il tempo di fermarmi per strada a curiosare, voglio non dover condividere con una moltitudine un’emozione.
Prima o poi spero di avere la possibilità di tornare, per poterlo visitare a modo mio.
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