Bucarest, inaspettatamente bella.
Bucarest, capitale della Romania, è una città con due anime: un’anima latina che la stacca nettamente dalle altre capitali dell’est che ho avuto modo di visitare e un’anima “sovietica”, che si esprime alla massima potenza nel Palazzo del Parlamento e nel quartiere che lo circonda.
Come ho avuto già modo di anticipare sono rimasta molto colpita da queste differenze così profonde: ho scoperto una città vivace in cui storia e modernità convivono in modo decisamente originale.
Tra l’altro è anche una città ancora poco raccontata, alcune cose mi hanno proprio presa di sorpresa: e chi se l’aspettava un viale di fontane così?
Nel weekend la sera c’è anche uno spettacolo di suoni e luci, che però non siamo riusciti a vedere. Volete saperne di più? Qui trovate un link dove leggere un po’ di storia.
Il Palazzo del Parlamento, bruttissimo secondo me, completa questo spettacolo grandioso. Il Parlamento è visitabile anche internamente – ma non siamo riusciti ad andare, tempi troppo stretti. Comunque vi metto il link del sito ufficiale, utilizzabile anche per la prenotazione delle visite.
Qualche numero? E’ il secondo edificio amministrativo più grande del mondo, ha 1.000 stanze. Ma non stanzette da 20 metri quadri, si parla di saloni che superano anche i 600 metri quadri!!
La sala dell’Unione, la più grande, misura 2.200 metri quadri. Numeri così grandi fanno girare la testa!
E’ un vero peccato non aver fatto in tempo a visitarlo, ma questo ci dà un’ottima ragione per tornare!
Tra l’altro questo palazzo così grandioso è un po’ il simbolo di come doveva apparire la Romania nelle intenzioni Ceasuescu, il dittatore che volle la costruzione. Una Casa del popolo grandiosa, ma completamente scollegata dai bisogni reali della popolazione. Attualmente ospita il Parlamento, il museo nazionale d’arte contemporanea e una serie di uffici governativi.
Per programmare una visita al Palazzo del Parlamento è necessario prenotarla attraverso il sito ufficiale. Non è possibile visitarlo in autonomia, è necessario seguire una visita guidata.
La città però non è solo la modernità delle fontane e l’imponenza del Parlamento. Bucarest, a sopresa, ha anche un bel centro storico pieno di vita, e viali fiancheggiati da palazzi eleganti e giardini. Insomma, oltre le brutture del periodo sovietico c’è tutta una città che aspetta solo di essere riscoperta.
Il quartiere Lipscani è e il vero centro storico di Bucarest e che si sviluppa attorno all’antica corte di Vlad (si, proprio lui, il Conte Dracula ). Qui la città cambia faccia: palazzi d’epoca splendidi, a volte decadenti, viuzze piene di atmosfera, acciottolato.Chiese ovunque, tanto che la domenica mattina sembra di essere a casa per il suono delle campane che riempie l’aria.
E locali di ogni genere – ogni genere, vi assicuro!
Nel poco tempo a disposizione ho avuto modo di visitare solo pochi punti di interesse del centro storico:
1) il Monastero Stavropoleus , con la sua stupenda chiesa ortodossa e con il suo chiostro dall’atmosfera serena.
Anche qui troviamo la messa, completamente cantata da voci maschili. La serenità e il canto che esce dalla chiesa rendono questo posto magico e fuori dal tempo – eppure è nel cuore del centro storico, a due passi da uno dei locali più conosciuti della città!
2) il locale storico Caru cu Bere, un ristorante tradizionale molto frequentato e pieno di atmosfera.
Qui è possibile assaggiare la cucina tradizionale rumena in un bell’ambiente caratteristico. La sera nel fine settimana ci sono spettacoli musicali e balli tradizionali. Si può anche assaggiare una birra che producono appositamente per questo locale: una Ursus speciale.
Se volete vederlo al meglio comunque andateci a colazione: servizio ricco e vario e locale bellissimo, tutto da guardare.
3) la chiesa della vecchia corte, Biserica Sfantul Anton, la chiesa più antica della città. Interni favolosi, ma visti dalla porta per non disturbare la messa.
Nei giardini della chiesa e sul sagrato c’era pieno di gente, e di famiglie con bambini piccoli. Inizialmente pensavo che si godessero la bella domenica di sole, e invece mi sono resa conto che erano lì per seguire la messa, creando una situazione insolita ma piena di significato e di condiovisione.
4) un caravanserraglio – un albergo storico in cui venivano ospitati i carovanieri che viaggiavano sulla via della seta (Adesso e un hotel ristorante Hanu’lui Manuc, molto accogliente)
5) un esempio di recupero fantastico: il Caturesti Carousel, una delle librerie più grandi del mondo, e probabilmente anche una delle più belle.
6) la statua della lupa, con Romolo e Remo. Sorpresi? Beh, vi siete mai chiesti come mai questa nazione si chiama ROMAnia?
Altre cose da sapere:
– Cucina: è un mix di est e di mediterraneo, l’influenza turca qui è ben radicata ed ha lasciato tracce molto evidenti anche sul cibo tradizionale. Troverete anche tracce di cucina greca, tanta carne, zuppe… vi assicuro che non si muore di fame! Tra le cose che ho apprezzato di più segnalo dei panini morbidi farciti di formaggio (Ne avrei mangiati a quintali): pateu cu branza sarata e i piatti a base di funghi, che sono cucinati in modo splendido ( i famosi ciuperci )
– Lingua: assomiglia ad un dialetto italiano del nord Italia misto al dialetto siciliano di Montalbano, è una sensazione stranissima. Sembra quasi di poterlo capire – ma è solo un’impressione.
Comunque molta della gente che abbiamo incontrato parla inglese ed italiano, quindi il problema della lingua non esiste.
– Costo della vita. Sorprendentemente economico, sia per il cibo, che per gli alloggi. Il nostro host a Bucarest ci ha spiegato che con il ricavo della vendita di un appartamento a Roma A Bucarest si comprano almeno 35 appartamenti centralissimi. Un esempio che aiuta senz’altro a quantificare il costo della vita in Romania.
Cosa ci siamo persi? Senz’altro il parco etnografico, il Museo del Villaggio subito alle porte della città, e le splendide terme di Bucarest, le più grandi d’Europa, a pochi minuti dall’aeroporto di Otopeni. Beh, ho metto tutto il lista, ormai la strada la conosciamo!
Qui il link al nostro itinerario in Romania.
NOVITA’ SU FACEBOOK
Ti piace chiacchierare di viaggi in rete? Ci trovi anche su Facebook, sul gruppo Le comari in viaggio, nato proprio per parlare e progettare viaggi con altri appassionati. Ti va di farci visita?
Commenti recenti