Cracovia, un amore di città
Cracovia non era programmata: è saltata fuori per caso, per festeggiare il nostro anniversario a settembre.
Voli a buon prezzo, ultimo fine settimana utile prima dell’inizio della scuola, finito il trasloco dell’ufficio: cogliamo l’occasione al volo!
Cracovia è una delle città più grandi della Polonia e grazie all’arrivo delle compagnie low cost è la prima meta turistica della nazione.
Il suo favoloso centro storico è il primo centro abitato inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità e la città vecchia è tenuta e valorizzata in modo perfetto.
Approfittiamo anche noi di un volo low cost della Ryanair da Pisa per raggiungerla, e visto l’arrivo notturno scegliamo di acquistare il pacchetto transfer previsto da Booking con un ottimo rapporto qualità/prezzo. L’aeroporto dista poco meno di mezz’ora dalla città, il viaggio è rapido e piacevole. Per chi sceglie i mezzi pubblici segnalo comunque la facilità di raggiungere il centro di Cracovia a prezzi molto contenuti. Qui il sito dell’aeroporto con le indicazioni sempre aggiornate.
Prenotiamo un appartamento subito fuori dai giardini Planty, che abbracciano il centro storico. La nostra scelta cade sul Cracow Rentals Biskupia 8 prenotato con Booking. Prezzo eccellente, appartamento in palazzo signorile dei primi del novecento, bellissimo e in zona tranquilla a pochi passi dal centro. Generalmente comunque i prezzi sono molto buoni, e la zona più piacevole dove soggiornare per me è proprio la città vecchia – Stare Miasto.
Le zone turistiche si girano agevolmente a piedi, le aree pedonali sono numerose ed interessanti e gli spostamenti a piedi sono piacevoli. I mezzi pubblici comunque sono capillari, ed i taxi hanno davvero un prezzo irrisorio. Altra soluzione interessante per spostarsi sono le golf cart turistiche, che offrono visite guidate in tutte le lingue e possibilità di fermarsi nei vari punti di interesse o le romantiche carrozze trainate da cavalli.
Cracovia comunque per me è una città che va vista camminando e dove è piacevolissimo perdersi.
Le zone principali da visitare sono Stare Miasto, il centro storico, la zona dove si trova il Castello del Wawel, il Kazimierz (Il vecchio quartiere ebraico) e il Ghetto di Cracovia. Per orientarsi meglio vi propongo questa mappa turistica, scaricata dal sito Sygic Travel – da questo link potete scaricare la versione stampabile.
A sud del centro storico c’è il Castello del Wawel e il fiume Vistola.
Due vie principali, la Folorianska e la Grodzka tagliano la città da nord a sud, e vi ritroverete a percorrerle più e più volte.
INDICE
RYNEK GLOWNY – IL CUORE DI CRACOVIA
Il centro storico è stupendo e vivacissimo, con una delle piazze più belle che io abbia mai visto: Rynek Glowny, la piazza dove si trova il Mercato dei tessuti. Attualmente questo edificio ospita un bazar con bancarelle d’epoca: elegante e molto colorato.
1) La torre della basilica, il punto più alto della piazza – chiuso il lunedì.
2) La torre del municipio, gratuita il lunedì
3 ) La terrazza del locale che si trova al primo piano del mercato dei tessuti.
La piazza è sempre molto vivace, ospita concerti ed artisti di strada, predicatori e feste.
E’ frequentatissima da turisti e locali ed è attrezzata anche per le lunghe permanenze: non avevo mai visto da nessun’altra parte le panchine riscaldate!!
Se vi trovate in piazza allo scoccare dell’ora sentirete il suono di una tromba: alzate gli occhi verso la torre più alta della basilica e fermatevi ad ascoltare.
Quella melodia si chiama Hejnal e viene suonata allo scoccare di ogni ora. Il trombettiere ripete il brano affacciandosi verso i 4 punti cardinali.
Questo rito racconta da secoli la storia di un eroico trombettiere che perse la vita ucciso da una freccia mentre suonava la tromba per avvisare la città dell’invasione dei tartari.
L’Hejnal infatti si interrompe bruscamente, per ricordare il momento della sua morte. Dopo un po’ di ascolti diventerà la colonna sonora della vostra visita.
IL CASTELLO DEL WAWEL
Come ogni castello che si rispetti ha anche il suo drago che secondo la leggenda abitava nei sotterranei del castello (Visitabili in estate).
Questo drago viene ricordato da una statua un po’ kitsch ma divertente, che sputa fuoco ad intervalli regolari. Il bello della statua è l’assoluto stupore dei bambini che si raccolgono a frotte ed aspettano con entusiasmo la fiammata: quale altra città ha un monumento così?
La storia del drago è una delle curiosità narrate sul sito Atlas Obscura, vi rimando direttamente all’articolo.
Se poi volete una prova tangibile dell’esistenza del drago vi invito a guardare bene l’ingresso della Cattedrale di Wawel: potrete vedere le gigantesche ossa di Smok Wawelski. Beh, no, sono resti fossili di altri animali, ma sarebbe bello porter credere ai draghi, no?
All’interno della cinta muraria si trovano il palazzo reale, la cattedrale e numerosi percorsi museali, e nei cortili interni si possono vedere le tracce degli antichi insediamenti.
Non visitiamo gli interni a causa dell’affluenza oceanica, avremmo dovuto prenotare la visita in anticipo anche qui!
Metto il link del sito web per orari e mostre sempre aggiornate e segnalo che il lunedì l’orario di apertura è ridotto ma alcune entrate sono gratuite.
Una curiosità su questo castello: una leggenda indiana racconta che il Dio Shiva per fare un regalo al mondo lanciò sette pietre magiche in sette direzioni diverse. Bene, a quanto pare una di queste è finita proprio qui, a Cracovia, all’interno della cinta muraria del castello. Un chakra a Wawel, veramente una storia inaspettata, vero? Bene, che ci crediate o no non sono poche le persone che arrivano fino a qui per beneficiare degli effetti di questa energia misteriosa!
Quando siete in zona non vi perdete il lungofiume: troverete una fila di tavolini con agguerritissimi giocatori di scacchi e ragazzi a piedi nudi che fanno pic nic improvvisati. E’ una zona molto bella e tranquilla.
KAZIMIERZ
Per comodità vi metto il link ad una lista molto completa delle festività ebraiche, così da poter programmare meglio le visite.
Questo quartiere è stato riscoperto grazie anche al film Schiundler’s list, da allora la popolarità continua a crescere.
Segnalo anche la Piazza Nuova, che è il cuore di questa rinascita. Nella piazza nuova potrete trovare anche un gran numero di golf kart per le visite turistiche, noi decidiamo di prenderne uno che ci accompagni nella visita del quartiere Podgorza, il quartiere del ghetto.
IL GHETTO DI CRACOVIA
Qui nel 1941 venne rinchiusa la popolazione ebrea della città, 15.000 persone dovettero abbandonare le proprie case per finire ammassate in queste poche strade, prigionieri di una città nella città.
Il ghetto era chiuso da mura e reticolati di filo spinato, alcuni tratti di recinzione sono visibili anche adesso. Il muro era decorato con forme che ricordano le lapidi dei cimiteri ebraici, un chiaro avviso della fine che aspettava chi entrava nel ghetto.
Guardandole sotto un cielo azzurro in una giornata di sole forse se ne capisce poco il senso, ma quando ci si rende conto che quella è proprio la piazza delle espulsioni, la piazza dove nel giorno della liquidazione del ghetto sono more centinaia di persone…beh, le cose cambiano.
Visto il filo condutture storico una delle nostre escursioni riguarda la visita dei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, l’altra, di tutt’altro genere, è quella alle miniere di sale di Wieliczka che vi racconterò in altri post.
ALCUNI CONSIGLI UTILI
– Vista l’affluenza turistica veramente notevole vi consiglio caldamente di prenotare da casa i biglietti d’ingresso per le visite che vi interessano. I tour in lingua italiana sono richiestissimi e non sono molto numerosi, per prenotarli dai siti ufficiali è meglio muoversi per tempo. (Ad esempio a tre settimane dalla partenza i tour in lingua italiana di Auschwits e Birkenau erano pieni, ed abbiamo dovuto ripiegare su una visita con Get your tour)
– Per gli spostamenti fuori dalla città – ad esempio per la visita alle miniere di sale – calcolate che le strade sono spesso in cattive condizioni, con cantieri aperti e gran traffico. Serve tempo anche per fare pochi chilometri, meglio moltiplicare per due i tempi di percorrenza.
– Ristoranti e cucina tipica: la cucina polacca qui Cracovia è ottima, robusta e a prezzi veramente contenuti. Abbiamo scoperto con una derta sorpresa che non è proprio facilissimo trovare un ristorante polacco in centro. La maggior parte dei ristoranti affacciati sulle vie principali infatti offrono cucine estere, spesso di altri paesi dell’est o del bacino mediterraneo.
I ristoranti polacchi comunque ci sono e la cucina l’ho trovata ottima e saporita: i pierogi mi mancano già! Per trovarli a colpo sicuro uscite dalle vie più frequentate.
Segnalo senz’altro anche gli orari un po’ limitati. La prima sera abbiamo trovato difficoltà a trovare ristoranti aperti dopo le 21 – meglio tenerne conto.
Segnalo due ristoranti in cui ci siamo trovati molto bene: il primo è Miod Malina, sulla Grodzka, sotto ai portici. Ambiente molto curato, ottimo cibo, prezzi veramente contenuti. L’altro è Gruzska Nova, sull’angolo della Rynek Glowny: un locale retrò, curatissimo, con pianobar. Prezzi sconvolgenti, abbiamo cenato con meno di 8 euro a testa.
Segnalo anche un ristorante italiano: Ti amo Ti, dove il gentilissimo ristoratore ci ha dato una serie di dritte davvero utile e dove abbiamo mangiato una pizza veramente speciale.
Cos’hanno di particolare? Sono locali nati nel periodo di dominazione sovietica: qui si poteva mangiare a prezzi contenutissimi e in fretta per tornare a lavorare. In genere i piatti offerti erano a base di latticini, da qui il nome “Bar del latte”. Questi locali stavano quasi per scomparire dopo al fine del periodo sovietico, ma una politica intelligente di recupero delle tradizioni li ha salvati.
Adesso sono fast food dove mangiare robuste porzioni di piatti polacchi. Il costo davvero irrisorio – circa 4 euro per un pasto completo – attira una vera folla, quindi preparatevi ad una coda. Ne vale la pena!
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