New York low cost – Si può fare!
Grazie ad una fortunata serie di coincidenze otto anni dopo la prima visita decidiamo di visitare di nuovo la città, ma stavolta con i nostri figli – quindi abbiamo bisogno di una vacanza a New York low cost!!
Trovo per prima cosa un volo a prezzi accettabili (Ottima Air Italy da Milano, volo diretto ed estremamente conveniente a 300 euro a testa), poi prenoto gli alberghi, cambiando prenotazione via via che ricevo nuove informazioni.
La scelta definitiva cade su un albergo dell’Upper West side, il Riverside Tower Hotel, che offre un ottimo rapporto qualità prezzo e si trova in un gran bel quartiere, ben collegato a tutto. Metro stazione della 79a, linea rossa.
Superato il primo scoglio per una vacanza a New York low cost mi sono dedicata allo studio dell’itinerario, scoprendo che ci sono un gran numero di cose da fare a costo zero, o quasi. Per il resto ho trovato adatto alle nostre esigenze il New York City pass da tre ingressi. peccato che poi sul posto non siamo riusciti a farlo!! Primo consiglio: acquistate il city pass da internet, approfittando degli sconti!
Nonostante la fama invece abbiamo scoperto che i trasporti a NY sono molto più economici di quello che immaginavamo. Per il tempo a nostra disposizione – 6 notti – abbiamo trovato convieniente la Metrocard settimanale, che costa 32 dollari più un dollaro per la scheda e che permette di usare metro e bus di tutti i quartieri, più la funicolare per Roosevelt Island. Semplice da fare e da usare. Per soggiorni di meno giorni o per un uso diverso dei mezzi c’è anche la Metrocard ricaricabile che offre un piccolo sconto ad ogni ricarica.
Per il cibo abbiamo evitato i grandi ristoranti, ci siamo rivolti ai diners, ai fast food ed ai trucks food che si trovano praticamente ovunque.
Secondo consiglio: anche se può non sembrare conveniente valutate gli alberghi che offrono anche la prima colazione. E ‘un pasto che può essere anche molto costoso, se volete fare la colazione all’americana ogni giorno. Ci sono supermercati e mercati, ma il costo del cibo non rende conveniente alcun genere di fai da te nel breve peiodo.
Per l’acqua ancora una volta non possiamo fare a meno di notare che le bibite gassate costano meno dell’acqua in bottiglia. Per contro però a questo giro abbiamo trovato innumerevoli fontanelle di acqua pubblica – “clorosa” ma freschissima – e ne abbiamo approfittato spesso.
Come la prima volta siamo rimasti sconvolti dalle porzioni americane: con un piatto si mangia agevolmente in due, oppure si salta senza problemi il pasto successivo. Noi abbiamo imparato a fare una colazione ricca e spesso arrivavamo fino all’ora di cena senza fame.
Attrazioni ed intrattenimenti: sono generalmente piuttosto cari – allineati ai prezzi italiani, per farmi capire. Molti musei hanno un orario in cui si entra gratis,altri prevedono un biglietto “pay as you wish” ( paga quello che desideri), un biglietto ad offerta libera. Uno di questi musei è il museo di Storia Naturale. Qui vi metto un link con una lista molto completa ed aggiornata dei musei e degli ingressi gratuiti. Molto utile conoscerli per programmare le visite.
Altro consiglio utile è sfruttare i vari eventi che si svolgono ogni giorno in città. Alcuni magari sono di poco conto, ma altri potrebbero dare alla vostra vacanza un tocco indimenticabile. Nel periodo in cui eravamo in città si è tenuto il Gay Pride, una festa incredibile e coloratissima. l’unica cosa da considerare duirante questi eventi è che possono paralizzare il traffico di mezza città, quindi è meglio avere sempre un piano B.
Informandosi e dedicando un po’ di tempo alla ricerca delle varie opzioni è possibile fare una vacanza di famiglia a New York senza spendere cifre impossibili.
Passo ora al nostro itinerario, che è composto al 40% di programmazione e al 60% di improvvisazione.
Le fonti utilizzate per la preparazione del viaggio sono il blog di Marco Togni , la guida Rough di Feltrinelli e i racconti degli amici.
Il giorno di arrivo ci siamo limitati a raggiungere l’albergo, e ad uscire fuori per cena.
Dall’aeroporto JFK raggiungere la città con i mezzi è semplicissimo e molto più economico di un taxi. In Aeroporto si può prendere l’Air Train per raggiungere la stazione Jamaica, e poi da lì prendere un treno per raggiungere Manhattan. L’Air Train costa 5 dollari a tratta, i mezzi successivi rientrano nella metrocard. Per combattere il disorientamento da stanchezza per il viaggio e jet lag consiglio di prepararvi l’itinerario su google maps, così non dovrete ragionare troppo per arrivare a destinazione.
Eccovi la nostra New York low cost.
PRIMO GIORNO – I luoghi simbolo
Oggi abbiamo visitato: Battery park, Liberty Island, Ellis Island, passeggiato nel Financial District, visitata la Federal Hall, l’Oculus, il Memoriale dell’11 settembre. Serata fra Lincoln Center e Times Square. Trovi qui un racconto più dettagliato.
SECONDO GIORNO – Attraversiamo il ponte.
Oggi abbiamo visitato: Upper West Side, Central Park, Columbus Circle, Rockfeller Center, New York Public Library, Grand Central Station, Brooklyn Bridge, Brooklyn Bridge park. Trovi qui un racconto più dettagliato ed i link agli approfondimenti.
TERZO GIORNO – Fra grattacieli e piccole città
Oggi abbiamo visitato : scritte Hope e Love, Times Square, Empire State Building, Chinatown, Little Italy, Greenwich Village. Trovi qui un racconto più dettagliato della giornata.
QUARTO GIORNO – Peccati di gola
Oggi abbiamo visitato: Chelsea Market, High Line, Madison Square garden, Quinta Strada, Museo di Storia naturale. Trovi qui un racconto più dettagliato della giornata.
QUINTO GIORNO – Una domenica diversa
Oggi abbiamo visitato: mercatino a Central Park, poi Roosevelt Park per aspettare il Gay Pride, parata spettacolare e poi verso la calma di Roosevelt Island. Tentativo di cenare a South Seaport, ma trovato quasi tutto in ristrutturazione.
SESTO GIORNO – Shopping e saluti.
Dedichiamo la mattinata allo shopping, poi andiamo a fare un giro sulla High Line – uno dei posti che ho preferito a New York. Pranzo e poi con calma ritorniamo verso l’hotel, per ritirare i bagagli ed iniziare il viaggio di ritorno.
Naturalmente nemmeno questa volta ci è bastata, quindi arrivederci New York. A presto!!
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