Roosevelt Island – un’idea fantastica!
Quando ho iniziato a programmare la nostra seconda visita a New York ho raccolto una grande quantità di informazioni, senza peraltro riuscire a metter giù un programma di visita davvero razionale.
Roosevelt Island mi aveva incuriosita perché ci si può arrivare con un mezzo davvero insolito: una funicolare che permette una vista strepitosa della città e dell’East River.
Visto che è uno dei mezzi compresi nella Metrocard ho pensato che avremmo potuto farci un giro, ma non immaginavo che l’isola fosse particolarmente interessante. Beh, mi sbagliavo alla grande!
COME SI ARRIVA
La stazione della funicolare si trova nell’East Side, tra 60a strada e 2a Avenue. Naturalmente si arriva sull’isola anche in metropolitana, ma la funicolare è un’opportunità per vedere la città da un punto di vista diverso.
Il viaggio è breve ed offre panorami magnifici ed inusuali. Una volta arrivati sull’isoletta facciamo un giretto senza meta e senza particolari aspettative. Nelle guide e nelle notizie su internet che avevo scovato nei mesi scorsi infatti pare che non ci sia niente di rilevante da vedere. Beh, immaginate la sopresa nello scoprire che non è affatto così!
Roosevelt Island è un’isolotto lungo e stretto nell’East River, fra Manhattan e Queens. Su di esso spicca il profilo del Queensboro Bridge, e la sua posizione offre un punto di vista privilegiato sulla città.
Nella storia della città scopriamo che Roosevelt Island ha un passato poco piacevole: qui infatti si trovavano gli ospedali psichiatrici e quelli per malattie contagiose, e le carceri della città di New York.
A causa di questa concentrazione di istituzioni governative l’isola fino al 1973 si chiamò Welfare Island.
Nel 1973 però l’isola cambiò destinazione e nome; ospedali e carceri vennero smantellate e l’isola fu destinata all’edilizia residenziale e ad un memoriale del presidente Roosevelt, realizzato poi sulla punta sud dell’isola ed inaugurato nel 2012.
Attualmente l’isola, anche se piccola, ha 13.000 residenti e parchi stupendi. Passeggiando lungo il lato che guarda Manhattan in direzione sud la vista sulla città è piena di fascino, ed ancora più bello è sentire i suoni in lontananza, perché l’isola in quel punto è tranquilla e poco trafficata. La passeggiata è ombreggiata da ciliegi – che in primavera probabilmente regalano un’atmosfera da fiaba. (Foto da internet) Una volta superati gli edifici della Cornell University si apre un paesaggio del tutto inaspettato: prati e collinette curatissime, che ci richiamano in modo irresistibile.
Seduti sull’erba, sulla cima di una collinetta posso abbracciare con un solo sguardo decine di grattacieli, ed è così strano starsene al sole, immersi nel profumo dell’erba ad ascoltare il ronzio della città. Sembra così lontana, e invece è lì, a portata di mano.
Beh, se mai venissi a vivere a New York vorrei vivere proprio qui!
Proseguendo verso sud si arriva ad un piccolo parco naturale dove nidificano oche ed anatre selvatiche. Qui è possibile vedere l’edificio in ristrutturazione dove si trovava anni fa l’ospedale dei malati di vaiolo della città di New York.
Sulla punta sud c’è il memoriale del Presidente Roosevelt, un parco austero, ordinato, ed una piazza aperta sul fiume e sulla città che incornicia come un quadro il volto di Roosevelt in bronzo.
Fuggiamo per il caldo assurdo e torniamo sulle colline, che ci hanno veramente rubato il cuore – tanto che non vorremmo più rientrare.
Ci rendiamo conto solo una volta arrivati a casa che il resto dell’isola non l’abbiamo degnato di uno sguardo. Ci siamo persi altri grandi parchi, un faro, la piccola città nella città… Beh, ci toccherà tornare!
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