Il secondo giorno a New York
Nel nostro secondo giorno a New York abbiamo ben chiaro il programma del pomeriggio, e passiamo la mattina a gironzolare e a curiosare in giro.
Facciamo colazione nello storico bar Zabar’s – ottimi i bagels con crema di formaggio, non li avevo assaggiati al primo viaggio) e poi via a piedi verso Central Park, distante solo poche centinaia di metri.
Ci fermiamo a guardre il mosaico dedicato a John Lennon negli Strawberry Fiels, poi passeggiamo nel parco fino al monumento dell’Angelo delle acque e infine giù, verso sud, attraversando il The Mall – uno splendido viale di olmi animato da pittori e artisti di strada.
Siamo diretti verso il Rockfeller Center , dove cediamo alle insistenze di visitare il negozio Lego e dove ci fermiamo a pranzare come veri newyorkesi con un kebab in un parchetto.
Proseguiamo verso sud verso la New York Public Library ( ➡️ingresso gratuito ) e poi ci godiamo un po’ di riposo nello splendido Bryant park.
Questo parco è un po’ il simbolo di quello che dovrebbe essere, per me, un parco cittadino: uno spazio aperto a tutti, vivo e confortevole. C’era uno spazio per prendere libri in prestito e c’era anche una conferenza di uno scrittore che presentava il suo nuovo libro. Panchine, sedie, tavoli, lettini per prendere il sole…tutto a disposizione di tutti. E musica nell’aria.
Se abitassi a New York mi vedrebbero spesso.
Proseguiamo per la Grand Central Station dove faccio il mio primo incontro con i cupcakes di Magnolia Bakery e dove scopriamo un effetto molto particolare.
Conoscete già la ➡️galleria dei sussurri?
Se siete in zona vale davvero la pena di andare a provarla.
Nello spazio di fronte all’Oyster bar c’è un passaggio con il soffitto a volta e quattro angoli. Se vi mettete uno in un angolo e l’altro nell’angolo opposto in senso diagonale potete sentirvi anche se parlate a voce bassa. E’ un effetto davvero particolare.
Dalla Grand Central prendiamo la metro per raggiungere il Ponte di Brooklyn: l’altra volta non siamo riusciti ad attraversarlo, ma stavolta siamo determinati!
All’altezza del primo pilone ci ritroviamo in una scena da film: un gruppo di manifestanti del Gay Pride con biciclette decorate con fiori coloratissimi e una richiesta di matrimonio a sorpresa, fra musica e turisti. Uno splendido regalo anche per noi.
Attraversiamo il ponte e seguiamo i consigli trovati in rete ➡️ci voltiamo a guardare Manhattan solo quando siamo arrivati a metà ponte. E ci innamoriamo ancora una volta di questa città.
Arrivati sul lato di Brooklyn raggiungiamo il Brooklyn Bridge Park e ci conquistiamo un posto in prima fila per lo spettacolo serale: il tramonto su Manhattan. Colori esagerati!
Ceniamo nello Shake Shack subito alle spalle del parco – cena tipicamente americana, vero? – e poi ci avviamo, completamente distrutti verso l’albergo – non senza passare da Times Square per il salutino serale.
Oggi record di passeggiata: 23 km a piedi, ma quello che abbiamo visto meritava la fatica! Un secondo giorno a New York tutto da raccontare!
Qui trovi un rapido riassunto della nostra vacanza a New York del 2018 i link ipertestuali invece si riferiscono ad approfondimenti scritti alla prima visita, nel 2010.
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