Anghiari e la piana della battaglia
Anghiari è uno di quei posti che si sono sentiti nominare ma non si sa dire esattamente quando.
Probabilmente fa parte dei ricordi di scuola, visto che qui si è combattuta una battaglia nel 1440 fra le due forze che governavano l’Italia di allora: il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia.
Una battaglia non particolarmente strategica, nemmeno particolarmente cruenta – Machiavelli scrisse ironicamente “Ed in tanta rotta e in sì lunga zuffa che durò dalle venti alle ventiquattro ore, non vi morì che un uomo, il quale non di ferite ne d’altro virtuoso colpo, ma caduto da cavallo e calpesto spirò”.
E allora perché è così famosa? A causa di un dipinto ormai perduto di Leonardo da Vinci.
Il dipinto originale si trovava a Firenze a Palazzo Vecchio e anche se l’originale ormai non esiste più ne esiste una copia illustre, fatta dal pittore Reubens nel 1603. (Foto da Internet)
Ad Anghiari questa storia è dappertutto ma non siamo qui per questo. Siamo capitati qui di ritorno da un gelido ponte invernale, questa è l’ultima tappa del nostro viaggio, arriviamo decisamente infreddoliti e delusi dalle due fermate precedenti (Città di Castello ed Umbertide – probabilmente le abbiamo viste in un brutto momento).
Anghiari ci accoglie con una pianura imbiancata dalla brina: un paesaggio quasi in bianco e nero, un gelo inusuale per noi. La piana di Anghiari è disseminata di cartelli che ricordano la famosa battaglia, ed è tagliata da una strada perfettamente dritta che sale su fino al paese: pure quella ha una sua bellezza insolita.
Il paese è racchiuso in una splendida rocca in condizioni perfette. Le mura risalgono al 1200 e il paese all’interno è veramente uno dei borghi più belli di Toscana, un equilibrio perfetto di piazzette e palazzi, in un intrico di scalinate e vicoli.
Gironzoliamo a bocca aperta dalla meraviglia, nonostante la temperatura polare e la neve che timidamente inizia a scendere su di noi. Scopriamo ad ogni svolta un paese molto caratteristico, interessante, curato.
I negozi di antiquariato e le vetrine delle norcinerie attirano la nostra attenzione.
Nei cortili e nei camminamenti sotto le mura le bancarelle dei mercatini di Natale rendono l’atmosfera calda e festosa.
Il freddo pungente non ci rende la visita particolarmente facile. Saltelliamo con entusiasmo da una via all’altra, e tentiamo – invano – di pranzare in una rosticceria rustica ma affollatissima, consigliata su Tripadvisor. Musei chiusi – ma dovevamo aspettarcelo.
Passeggiamo nei camminamenti delle mura difensive, assaggiando formaggi stagionati e salami gustosissimi
Ci affacciamo ai parapetti per goderci l’ampio panorama sulla piana della battaglia – un po’ grigio ma ugualmente splendido. Si, devo dire che Anghiari è un posto speciale.
Diciamo che abbiamo già in programma di tornare a primavera, per goderci questo posto e per conoscere meglio la sua storia.
Se volete dare un’occhiata al nostro itinerario del gelido ponte dell’8 dicembre 2017 lo trovate qui.
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