Budapest – fra storia e ruins pub
Come molte città europee anche Budapest ha un grande quartiere ebreo e come spesso accade questo è una parte della città particolarmente vivace ed interessante.
Nel caso di Budapest è più vero che mai: ci sono cose qui che non ho mai visto da nessun altra parte. Sto parlando dei ruins pub.
Si, traducendo parlo proprio di “pub in rovina”, per quanto possa sembrare strano questi locali sono un’attrazione gettonatissima di questa zona e sono veramente singolari.
L’ingresso della Sinagoga
Meglio procedere con ordine: il quartiere ebreo di Budapest si sviluppa nel lato Pest, tutto intorno alla grande sinagoga. Prendete come punto di riferimento il ponte Erzsebet, così lo trovate subito.
Una visita completa di questa zona dovrebbe partire dalla Sinagoga (Dove tra l’altro si trova anche un bel memoriale dedicato alle vittime dell’olocausto) ma dovete assolutamente tener conto degli orari di apertura e di chiusura, altrimenti vi succede come è successo a noi e arrivate proprio mentre chiude. La sinagoga il venerdì chiude alle 16,00 ed il sabato è chiusa. Sono molto consigliate le visite guidate.
Il quartiere attorno alla Sinagoga è un insieme di palazzi anonimi e piazze ordinate. Questi palazzi però nascondono delle sorprese, una di questi è Gozsdu Udvar, che si trova proprio nel cuore del ghetto ebraico.
Gozsdu Udvar è una minuscola via che passa tra i palazzoni residenziali, ed attraversa portici e cortiletti interni. Qui è tutto un fiorire di locali e mercatini, un posto molto allegro e frequentato a tutte le ore del giorno. Non è facilissima da trovare, diciamo che ci siamo capitati per caso, ma se volete indicazioni più precise posso dirvi che uno degli ingressi è in Dob Utca, l’altro in Kiraly Utca.
Uscendo da questa via non possiamo fare a meno di notare gli enormi murales colorati che spesso segnalano cortili fra palazzi diroccati attrezzati come pub all’aperto. E’ pomeriggio, i locali sono ancora chiusi, ma la sera qui deve esserci un bel movimento.
Gironzolando a caso noto un negozio di usato che ha un’aria molto artistica, entro a dare un’occhiata e trovo il ruins pub che stiamo cercando, lo Szimpla kert.
Szimpla Kert in ungherese significa “semplice giardino” e vi assicuro che un posto così non l’avete mai visto.
E’ come se un tornado avesse attraversato un mercato delle pulci e poi avesse depositato tutta la merce qui, fra palazzi diroccati e cortili.
Una volta passato lo choc non si può fare a meno di notare che c’è una logica dietro a tutto questo caos folle e divertente. Tra bar e musica ci aggiriamo affascinati in questo posto.
Ci accorgiamo ben presto che questo ruins pub oltre ad essere stranissimo è anche enorme, labirintico. Si sviluppa sia in orizzontale che in verticale, qui la sera immagino che ci siano centinaia e centinaia di persone!
Ogni dettaglio merita una seconda occhiata, è come se migliaia di persone avessero messo il loro contributo. Una scritta, un disegno, un adesivo… E’ un’opera collettiva ed è grandiosa nella sua stranezza.
Insomma: qui c’è davvero di tutto, merita una visita!
Un piccolo appunto per chi viaggia con bambini e ragazzi: qui c’è di tutto in tutti i sensi, quindi siate pronti a dare un sacco di spiegazioni!
Qui un link al sito dell’ente del turismo di Budapest e qui il link al nostro itinerario fra le capitali dell’est.
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