Est-Estate 2017 – Le capitali dell’est Europa
Il nostro viaggio “on the road” di questa estate nelle capitali dell’est Europa è stato preparato per anni.
No, non esagero: è stato per anni tra i viaggi estivi possibili, ma per i motivi più vari hanno sempre “vinto” altri viaggi, e questo è stato rimandato, fino a quest’anno.
E che viaggio!
3.030 chilometri, 6 nazioni, 5 capitali, 11 notti, 7 tappe…questi sono i numeri, ma l’entusiasmo per quello che abbiamo visitato non è quantificabile.
Inizio subito dicendo che no, non abbiamo potuto vedere tutto quello che avevo in lista. Alcune città mi hanno lasciato un sano bisogno di tornare per finire la visita, alcuni posti che abbiamo visto solo dal finestrino dell’auto mi chiedono a gran voce una possibilità di farsi conoscere. Questa volta il nostro viaggio ha più il carattere di un assaggio, ho già in testa mille altri itinerari!
Ecco l’itinerario del nostro primo assaggio dell’Est.
Giorno 1: partenza per Lubiana. Fatto un tentativo di visitare il castello di Miramare ma c’era una coda tremenda, ritorneremo in una stagione meno affollata.
Arrivo a Lubiana nel primo pomeriggio, visita della città, pernottamento a Ljubljana Center Flat (Ottimo, a pochi passi dal lungo fiume, arredato con cura, pulitissimo)
Vignetta per la Slovenia: 15 euro per 7 giorni (Agg. Agosto 2017)
Moneta Euro
Giorno 2: Partenza per Zagabria, con sosta a Cigoc, il paese delle cicogne.
Ecco, questo in agosto non è proprio il massimo, si vedono i nidi, ma la stagione è quasi finita, i pulcini sono grandi, è quasi il tempo di migrare.
Nidi tanti, cicogne solo due. Essere qui in primavera deve essere spettacolare!!
Dopo Cigoc abbiamo raggiunto Zagabria: una città davvero sorprendente, vivace e giovane come poche. Pernottamento ad Apartments Garden II: poco fuori città, tranquillo e pulito e host di una gentilezza ineguagliabile. Promosso a pieni voti!!
Croazia: autostrade a pedaggio come in Italia (Agg. Agosto 2017)
Moneta Kuna
Giorno 3: Partenza per Budapest, con sosta a Keszthely e visita del Festetics Castle.
Ecco, questa è una delle zone che mi piacerebbe conoscere meglio: colline dolcissime, paesaggi sconfinati e paesini che sembrano usciti da un libro di fiabe!
Pernottamento a Budapest a Radnoti: appartamento comodo in zona Pest, piuttosto pulito, molto silenzioso, in palazzo vecchiotto ma interessante.Tutta quella zona – via Radnoti – ha l’aria di essere sul punto di essere “scoperta”. I palazzi sono bellissimi ma trascurati, la posizione è comoda per i mezzi e vicina al lungofiume. Promossa!
Bollino telematico per l’Ungheria: 13 euro per 10 giorni (Agg. Agosto 2017)
Moneta Fiorino Ungherese
Giorno 4: visita di Budapest, lato Buda. Che dire? Bellissima è troppo poco. E’ una città viva, piena stracolma di cose da vedere e di gioia di vivere. E la storia…quella trasuda da ogni palazzo e da ogni strada, impossibile non notarlo. Ci siamo fermati solo tre notti, ma meritava qualcosa di più ( Considerando che non siamo riusciti a visitare nè il parlamento nè la sinagoga!). Pernottamento al Radnoti.
Giorno 5: Budapest, visita di Pest. Da un lato la storia, dall’altro la contemporaneità e il bisogno di godersi la vita nonostante il passato.
Abbiamo gironzolato per le strade del quartiere ebraico, bighellonato fra i localini e le bancarelle di Gozsdu Udvar (Chi lo paragona a Camden probabilmente a Camden non ci ha mai messo piede, ma è molto carino), fatto un giro in un ruins pub, con i figli sconvolti da tanta stranezza.
Visitato il mercato centrale e passeggiato per Vaci Utca, a guardare le vetrine e a pensare che la globalizzazione sta diventando fastidiosa. Pernottamento a Radnoti.
Giorno 6: visita dell’isola Margherita, noleggiando un carrozzino a pedali. Un bel parco, terme che sembrano un parco acquatico. Un polmone verde per una città che non ha molti alberi.
Partenza per la tappa successiva, Bratislava. E qui iniziano i problemi!!
Quando arriviamo all’appartamento in cui avremmo dovuto passare la notte lo troviamo del tutto inadeguato, sporco e squallido a livelli inverosimili. Guardo su booking e non è l’appartamento che avevo prenotato, inizia l’odissea. Contatto Booking per protestare mentre stiamo andando in centro, e visto che l’host non può offrirci altro decidiamo di chiedere il rimborso e di prenotare in altra struttura.
Troviamo un albergo che offre stanze a prezzi interessanti, prenotiamo e paghiamo immediatamente e dopo neanche venti minuti ci contattano per dire che c’è stato un errore di sistema e non possono accoglierci, ci faranno il rimborso.
A questo punto siamo imbufaliti, e ricontattiamo booking che ci offre una sistemazione alternativa al solito prezzo di quella già pagata. Tutto questo mentre visitiamo la città sotto la pioggia. Posso dire che a quel punto Bratislava mi stava un po’ antipatica?
Iniziamo a far pace solo verso sera, quando raggiungiamo il nuovo appartamento (Splendido, nella zona pedonale – Aplend City) e a cena assaggio per la prima volta una stratosferica zuppa d’aglio servita nel pane.
Bollino telematico per la Slovacchia: 10 euro per 10 giorni (Agg. Agosto 2017)
Moneta Euro
Giorno 7: oggi vogliamo visitare un po’ di Bratislava prima di partire per Praga: le dobbiamo dare una seconda possibilità.
Facciamo una colazione deliziosa a Laboratoire e pieni di entusiasmo ci avviamo a visitare il centro storico. Ecco, ora sì che ci siamo!
Rispetto alle altre città visitate finora Bratislava è più “signora”, il centro è elegante, i negozi sono di livello.
Si vede che aspira a diventare qualcosa di più dell'”alternativa economica per visitare Vienna” , come l’ho sentita definire in mille articoli di blog.
A me non è sembrata per niente economica. Da qui a dieci anni questa città se potrà crescere nella direzione che desidera proverà a far concorrenza alle capitali più blasonate.
Partiamo per Praga in tarda mattinata, il trasferimento si rivela più lungo del previsto a causa del traffico in autostrada dovuto a lavori in corso. Arriviamo a Praga nel pomeriggio, ed è amore a prima vista.
Pernottamento allo Zlaty Kun Golden Horse: meraviglioso. Un appartamento in palazzo d’epoca nel cuore della città vecchia. Non avremmo potuto scegliere di meglio!!
Vignetta per la Repubblica Ceca: 17 euro per 10 giorni (Agg. Agosto 2017)
Moneta Corona Ceca
Giorno 8: piccolo inconveniente, Valentina sta poco bene, io e Paolo ci alterniamo per stare con lei mentre l’altro visita la città con Alessandro.
Le nostre piccole passeggiate di esplorazione sono comunque soddisfacenti e scopro una città che mi entra davvero nell’anima.
Io e Alessandro vagabondiamo per le stradine di Stare Mesto e Mala Strana, una più bella dell’altra, e troviamo una serie di piccole follie che ci riempiono di entusiasmo.
Negozi di biscotti fantastici, statue pazze, vicoli con il semaforo, musicisti che ci incantano…no, decisamente mi aspettavo una città più dark, seria, misteriosa. Così mi piace molto di più! Pernottamento allo Zlaty Kun Golden Horse.
Giorno 9: visita del Castello di Praga e scorribande sulla collina di Petrin. E meno male che volevamo fare una cosa tranquilla, visto che ieri Vale stava poco bene! Pernottamento allo Zlaty Kun Golden Horse.
Giorno 10: ultima mattina a Praga, inizia il viaggio di ritorno. Salutiamo la città e ci ripromettiamo di tornare presto.
Prossima tappa Cesky Krumlow, e poi in serata pernottamento alla Hutte Troadkasten a Schwanenstadt. La struttura a capanna ed i daini in giardino rendono questo posto indimenticabile!
Vignetta per l’Austria: 8,90 euro per 10 giorni (Agg. Agosto 2017) Moneta Euro
Giorno 11: oggi abbiamo in programma Salisburgo, ma dovremo visitarla di nuovo più avanti perché i ragazzi ci sequestrano e ci impongono la giornata piena al museo di scienze naturali.
Pazienza, torneremo, dai! In serata rientriamo in Italia e ci fermiamo per la notte a Vilnoss, agli appartamenti Fallerhof. Posto incantevole, qui ci voglio tornare!
Giorno 12: visita di Ortisei e Trento e rientro a casa, stanchi ma innamorati più che mai dei viaggi itineranti!
Qualche consiglio indispensabile:
1) in molte delle nazioni che abbiamo attraversato è richiesta la vignetta – o il bollino.
E’ una tassa che sostituisce i pedaggi autostradali, va comprata prima di entrare nelle autostrade nel paese che ci ospita. In genere si trova negli autogrill prima del confine e può essere fisica – un adesivo da applicare sul parabrezza – o elettronica. In questo caso bisogna comunicare il numero di targa dell’auto su cui si viaggia.
Si può scegliere fra vari tagli in base ai giorni di utilizzo, si va da bollini settimanali a bollini annuali. Attenzione anche alle dotazioni dell’auto, che cambiano di paese in paese. I controlli ci sono e le multe sono salate.
2) preparatevi a fare qualche passo indietro nel tempo, in un viaggio come questo saltano di nuovo fuori le frontiere, e le monete diverse da Stato a Stato. Naturalmente in molti posti si può pagare anche in Euro, ma il cambio può essere tremendamente sfavorevole, quindi occhio. Cose come questa fanno riflettere su quanto sia cambiata l’Europa negli ultimi vent’anni.
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