La torrida isola di Symi

Si trovano numerose imbarcazioni che fanno questa tratta, vi consiglio di acquistare le escursioni ai banchetti al porto, chiedendo i prezzi e mercanteggiando un po’. Se andate verso sera i prezzi per il giorno successivo sono ribassati – è una sorta di last minute.



L’isola è una roccia brulla, con pareti a strapiombo sul mare cristallino, e quando finalmente la nostra barca raggiunge il porto restiamo incantati da questa cascata di case colorate che si specchiano nel mare.



Scoviamo ad un’estremità del porto un ristorantino con i tavoli fin sul molo: c’è ombra, un filo di vento, bevande fresche… riprendiamo un po’ di fiato e ci gustiamo gli ottimi piatti caratteristici: il polpo arrostito più buono di tutta la vacanza!


Conoscete la storia del meccanismo di Antikythera? E’ uno dei grandi misteri dell’archeologia moderna.
All’inizio del secolo scorso alcuni pescatori di Symi si trovarono costretti a ripararsi da una tempesta presso l’isola di Antikythera. Approfittando della sosta scesero a cercare spugne e trovarono invece una zona disseminata di reperti. Tra questi c’era un meccanismo in metallo, che appariva del tutto anacronistico, tanto da far pensare che risalisse ad epoche più recente.
A cosa poteva servire? E da dove veniva questa tecnologia?
Con un lungo lavoro di recupero e restauro gli studiosi sono stati in grado di ricreare un meccanismo funzionante: a quanto pare questa macchina era una specie di calendario/calcolatore, che poteva calcolare le eclissi e il moto dei pianeti. Tutto questo più di duemila anni fa: una tecnologia inimmaginabile per l’epoca.
Per approfondire vi rimando a questo articolo su Focus

Qui l’itinerario della nostra vacanza a Rodi e Symi.
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