La città vecchia di Rodi per me è stata una vera sorpresa. Dopo aver visto Lindos pensavo di aver visto il meglio che l’isola poteva offrire, ma come mi sbagliavo!!
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Platia Ippokratus, il cuore della città |
Rodi vecchia è un piccolo gioiello racchiuso da mura. All’interno c’è una caratteristica mescolanza di stili e storia che crea uno skyline unico di campanili e minareti.
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Platia Ippokratus – La scalinata della Castellania |
La cinta muraria è grande quasi quanto quella di Lucca, la mia città, e come a Lucca il bello è perdersi.
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La porta della Vergine |
La nostra visita della città vecchia di Rodi inizia da Platia Symis, un’oasi di pace rispetto al traffico che si trova subito fuori dalle mura.
Da qui una strada pavimentata con ciottoli rotondi ci conduce dritti al Collacchio, l’antico quartiere dei Cavalieri, dove si trova il palazzo del Gran Maestro e la via con gli alberghi dei cavalieri, suddivisi per lingue.
Qui tutto è rimasto uguale ai tempi in cui c’erano i cavalieri, i greci hanno preservato alla perfezione l’atmosfera di questa via, eliminando insegne e locali.
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La via dei Cavalieri |
Gli alberghi nascevano per rispettare una delle regole dell’Ordine: “Frates nostri per nationes una comediunt et congregantur” ( I nostri fratelli suddivisi per nazione mangiano e si ritrovano insieme).
Gli alberghi spesso ospitavano anche i pellegrini, che passavano da Rodi per raggiungere la Terra Santa (Forse ti interesserà qualche cenno di storia).
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Il cortile interno del palazzo del Gran Maestro – Rodi città vecchia |
Decidiamo di andare a visitare il Palazzo del Gran Maestro e scopriamo solo dopo l’ingresso che di originale è rimasto ben poco.
Il palazzo originario rimase gravemente danneggiato dall’esplosione di una polveriera nel diciannovesimo secolo e fu solo durante l’occupazione italiana che vennero avviati i lavori di ricostruzione e ristrutturazione.
Nelle stanze a piano terra è ospitato un museo in cui è possibile vedere reperti di varie epoche, con antichità provenienti dalle isole di tutto l’Egeo.
Il palazzo venne ristrutturato dal Governatore italiano, con l’idea di farne un palazzo di rappresentanza, l’ambiente è austero ma elegante.
Le stanze al piano superiore ospitano statue e mosaici antichi assieme ad arredi del periodo fascista: il palazzo è splendido.
Ogni stanza è un’opera d’arte, gli ambienti sono spaziosi e luminosi, pieni di fascino.
Al termine della visita riprendiamo la nostra passeggiata nel centro storico e io e Valentina decidiamo di concederci una piccola pausa… estetica.
Qui sono molto diffusi i locali di fish pedicure, e cogliamo l’occasione per fare un’esperienza divertente. A fine trattamento avevo i piedi…come nuovi!
La tappa successiva è il quartiere ebraico, con la fontana dei cavallucci e il monumento in ricordo degli ebrei greci che furono deportati nei campi di concentramento.
Al margine della piazza ci sono le rovine di una grande chiesa del quattordicesimo secolo, molto suggestive.
Tutta questa storia è mescolata con naturalezza alla vivacità di una città giovane e piena di turisti, e il contrasto fra edifici antichi ed austeri e vita quotidiana crea un mix irresistibile.
A volte ci si imbatte in locali accoglienti, all’ombra di una pergola di vite, quasi come se fossimo in una taverna di un paesino campagnolo.
Altre volte è la creatività che illumina un piccolo vicolo ad attirare la nostra attenzione o le sorprese gustose del cibo da strada.
Torneremo diverse volte alla città vecchia di Rodi nel corso della nostra vacanza, ma ve ne parlerò in altri post.
Qui l’itinerario completo della nostra vacanza a Rodi. Qui qualche notizia storica in più sui Cavalieri Ospitalieri.
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