Itinerario Sudafrica: Blyde river canyon e Parco Kruger
Gennaio 2017 – Fly & drive in Sudafrica con partenza da Pisa e arrivo a Johannesburg, 7 pernottamenti, di cui 4 nel parco Kruger. Un sogno che si realizza.
Mamma con piccolo di poche settimane – Lower Sabie Gennaio 2017 |
INDICE
L’ITINERARIO
GIORNO 1
Arrivo in Sudafrica a Johannesburg, ritiro suv a noleggio con notevole ritardo (Mai più Thrifty, il peggior autonoleggio mai trovato), raggiungimento della prima tappa a Graskop attraversando la parte sud del Blyde River Canyon.
Il ritardo accumulato ci ha fatto arrivare sistematicamente fuori dall’orario di apertura dei vari punti panoramici, quindi li abbiamo recuperati in parte il giorno successivo.
Berlin Falls – Graskop – Gennaio 2017 |
The Pinnacle : imponente, nella vegetazione lussureggiante. |
GIORNO 2
Colazione e spesa a Graskop, poi visita di vari punti del Blyde River Canyon:
Berlin Falls, God’s window, Pinnacle, Bourke’s luck photoles.
Tamboti camp – La nostra tenda |
Un posto selvaggio, una natura travolgente.
“L’hai visto lo gnu?” “Gno!” |
GIORNO 3
Giornata passata in strada dentro al parco, a guidare piano piano, incontrando animali ovunque.
Bufalo – Il secondo Big Five |
GIORNO 4
Trasferimento dal Tamboti al Lower Sabie, altro campo all’interno del parco. Sistemazione spartana ma campo bellissimo, da una terrazza affacciata sul fiume vediamo un gran numero di animali, sorseggiando una birra fresca. Stupendo!
Cena con vista dalla terrazza del Lower Sabie |
Anche per arrivare al Lower Sabie ci perdiamo, e facciamo un giro infinito per arrivare a destinazione, ma sono posti talmente pieni di vita che non possiamo che accogliamo l’imprevisto con gioia. Per il giorno di arrivo abbiamo prenotato un Night Drive – ma si rivela piuttosto inconcludente.
Il giorno sta iniziando |
GIORNO 5
Morning Drive con partenza alle 4 di mattina (Proprio per dirvi che siamo degli stacanovisti), e finalmente tanta costanza viene premiata e vediamo il nostro primo leone, oltre allo spettacolo inconsueto della savana immersa nella nebbia, da cui spuntano fumanti i corpi degli gnu e delle zebre che pascolano quieti. Molto suggestivo – e molto freddo.
“Hic sunt leones!!” |
La giornata prosegue in esplorazione nel posto più bello che potessimo immaginare, la Mlondozi road, una sterrata che culmina con il punto panoramico sulla Mlondozi Dam. Avvistamenti emozionanti e paesaggi pieni di verde e di fiori. Non mi immaginavo un simile splendore. Troviamo altre due leonesse che giocano e si rotolano all’ombra, sogno da tutta la vita un’esperienza del genere, non mi pare vero.
La piena del Sabie – Serve un piano B |
GIORNO 6
Il programma di oggi prevederebbe un altro attraversamento del parco, per raggiungere il il cancello di Orpen e la riserva di Moholoholo ma dobbiamo rivedere i nostri percorsi, i fiumi sono in piena, le vie d’accesso al nord sono tutte bloccate. Ci resta solo la possibilità di scendere a sud e sperare che il Crocodile Bridge sia aperto, per poi uscire e risalire a nord girando intorno al parco. Fortunatamente riusciamo ad uscire e saltando il pranzo riusciamo anche ad arrivare alla riserva di Moholoholo in tempo per l’ingresso delle 15,00.
Uno dei leopardi della riserva – Sono veramente animali bellissimi |
Visitiamo la riserva: è un campo di cura e riabilitazione per animali servatici feriti, malati o avvelenati. I ranger ci spiegano che lo scopo del centro è curare gli animali e rimetterli in libertà nel più breve tempo possibile, ma in alcuni casi non possono farlo, quindi li custodiscono lì, o li mandano a riserve private convenzionate con lo stato. Efficace ed istruttivo. Pernottamento al Bushriver Lodge: meraviglioso!!
Bushriver Lodge : un piccolo lusso dopo giorni di accampamenti |
GIORNO 7
Il programma di oggi prevederebbe la visita ad un centro di recupero di elefanti, ma ci lasciamo prendere dal fascino del Bushriver lodge e ce la prendiamo comoda, ritagliandoci anche il tempo per una passeggiata a piedi nel bush. Adrenalinico! (Anche se ci assicurano che non ci sono pericoli di giorno).
La deviazione ci prende due ore, e altre ore ce le ruba la scelta – sbagliata – di seguire il navigatore e fare strade secondarie e non l’autostrada. Nebbia, gente in strada, buchi enormi. Una giornata davvero faticosa. Arriviamo a Botshabelo e naturalmente troviamo chiuso, ma il guardiano si impietosisce e ci fa entrare ugualmente.
La missione ed il piccolo villaggio ndebele che vogliamo visitare sono piuttosto decadenti ma la location è meravigliosa, e il fatto di non avere altri visitatori intorno è molto piacevole.
Geometrie perfette |
GIORNO 8
Ultimo giorno in Sudafrica, giorno di rientro, facciamo tutto con calma, una ricca colazione e poi visto che nei dintorni non ci sono escursioni da fare compatibili con il tempo che abbiamo a disposizione ci dirigiamo verso l’aeroporto e ci imbarchiamo alle due del pomeriggio.
Prendiamo questo aereo? |
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