Volendam, 16 anni dopo
16 anni fa, nel lontano 1999, io e Paolo siamo partiti sulla nostra fedele e scassatissima Peugeot per una vacanza “a urlo di lupo“, una definizione che significa più o meno “viaggiare senza una destinazione precisa“.
Un bel ristorantino sul porto, la luna piena ed un’enorme pentola di cozze, che dopo giorni di pasti improvvisati sembravano ancora più buone.
Volendam la ricordavo così: intima e raccolta, romantica, ed è stato quasi uno choc tornare e vedere che adesso è vivace e chiassosa, piena di gente e bellissima!
Le sue stradine colorate e affollate, il porto pieno di barche a vela che dondolano pigre, i negozietti…e perché no? Amo pure il banchetto dei poffertjes, che per noi golosi sono stati una vera rivelazione.
A proposito di porto: Volendam in realtà si affaccia su un lago, non sul mare: non fatevi ingannare dall’ampiezza questa distesa d’acqua. Questo enorme lago si chiama Jsselmeer e si è formato a partire dal 1932, da quando lo Zuiderzee – il mare interno – fu chiuso dalla grande diga.
Se vi interessa la storia di queste opere grandiose potete visitare anche lo Zuiderzee museum – un museo veramente bello ed originale. (Ve lo raccontiamo qui)
Da visitare anche la Cheese Factory, un grande negozio di formaggi, con immancabili degustazioni. Al suo interno troverete anche un piccolo museo sulla fabbricazione del formaggio, con dimostrazioni coinvolgenti e divertenti.
A chi viaggia con i mezzi pubblici: esiste un servizio di autobus hop on hop off, per poter visitare con un unico biglietto tutti i paesi della zona.
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