Ristrutturata e recuperata in maniera egregia, la Fortezza delle Verrucole è diventata una meta imperdibile della Garfagnana.Â
La curiosità di vedere il grande lavoro fatto per recuperare l’antica fortezza non ci ha fatto attendere molto. Il gran caldo di questi giorni è stata poi la molla decisiva che ci ha spinto a cercare un pochino di refrigerio sulle montagne della Garfagnana.
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Fondamentale la prima tappa alla fontana nella piazzetta di Verrucole, dove abbiamo parcheggiato la macchina e ci siamo incamminati verso la Fortezza.
Attraversiamo a piedi il paesino molto ben tenuto e curato.
Attaccata ad una parete troviamo un indispensabile strumento di lavoro di altri tempi: una scala a pioli lunghissima ormai piegata dal tempo e diventata parte ornamentale del paese.
La salita alla Fortezza è breve ma abbastanza faticosa (si consigliano scarpe comode) e per lo più al sole. Â
Ed eccoci arrivati all’ingresso dell’Archeopark di Verrucole.
Un minuto per riprendersi e via dentro.Â
A fronte di un modestissimo biglietto di ingresso (€5/adulti e €3/ragazzi. Sono ben accetti anche i cani al guinzaglio.) abbiamo goduto di un lavoro eccezionale. Un parco tematico che riproduce la vita della Fortezza ai tempi del medioevo: un vero e proprio museo vivente.
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All’interno della Rocca Tonda troviamo la rievocazione dei vari ambienti della “casa”.
Iniziamo la visita guidata con una interessantissima spiegazione su alcuni oggetti utilizzati quotidianamente.
Quando passiamo al tavolo degli strumenti medici, i maschietti presenti inorridiscono (vi rimando alle spiegazioni della guida per non togliervi la sorpresa)
La cucina è però la zona che maggiormente ci ha affascinato. Ci sono state chiarite alcune cose che da sempre ci siamo chiesti ma non avevamo mai trovato una spiegazione (anche per pigrizia nostra).
Il pungitopo
Perché il pungitopo si chiama così?Â
beh, proprio perché serviva a proteggere dai famelici roditori il cibo conservato appeso ai travi.
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Ma il chiarimento più grosso che abbiamo avuto è questo:
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Perché si dice: piove, governo ladro!!! Â
Questa frase nasce proprio nel medioevo, quando per conservare il cibo si utilizzava il sale e questo veniva venduto “a peso” unicamente nelle saline governate dallo Stato. Per comperarlo le persone dovevano intraprendere viaggi anche di alcuni giorni. Il sale ha la caratteristica di assorbire l’umidità e, in caso di pioggia, a parità di peso venduto, la quantità di sale era minore. (Il Governo ci frega ora come allora).
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L’Archeopark prevede anche una serie di laboratori che abbracciano varie aree tematiche, dove grandi e piccoli possono toccare con mano e, come scritto sul loro sito, “… far sì che una visita si trasformi in un’esperienza.”  I laboratori didattici devono essere prenotati in anticipo, per dar modo ai ragazzi dello staff di organizzarsi. Con una proverbiale botta di fortuna arriviamo proprio mentre il laboratorio sull’Edilizia Antica stava per iniziare ed erano disponibili giusto i posti anche per noi.
Dovevamo prima di tutto provare a scalpellinare in blocco di pietra utilizzando un mazzuolo di legno ed uno scalpello appuntito.
Poi lavorare la creta per realizzare dei piccoli mattoni (che poi ci siamo portati a casa come ricordo)
Da sapere che all’interno della Fortezza è stato realizzato anche un punto di ristoro con terrazza panoramica: uno spettacolo.
Non ci resta quindi che ringraziare di cuore il Gruppo di rievocazione storica che ci ha guidato in questa splendida giornata, la Associazione Mansio Hospitalis Lucensis, il Comune di San Romano in Garfagnana e tutti quelli che hanno fatto in modo che la Fortezza delle Verrucole non rimanesse uno dei tanti siti storici abbandonati. Link utili:
Archeopark Fortezza di Verrucole
Fortezza delle Verrucole da Wikipedia
Mansio Hospitalis Lucensis  Â
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