Alba Pompeia – viaggio al centro della città
Langhe 2015 – Le colline viste dal castello di Grinzane Cavour |
Troviamo un agriturismo che possa ospitarci tutti – siamo in quattro famiglie – e ci lanciamo all’avventura: una delle visite previste è quella della città di Alba, ma vista con una prospettiva nuova.
Alba 2015 – Una casa – torre |
Alba Pompeia – La città invisibile |
Come molte città che sono state abitate in modo continuativo nei vari periodi storici anche Alba è un vero tesoro di strati sovrapposti, e non potendo “smantellare” la città attuale per riportare alla luce il passato hanno deciso di approfittare dei vari lavori di manutenzione e ristrutturazione degli edifici storici della città: una vera caccia al tesoro!
Questi sono frammenti di capitelli di epoca romana: probabilmente facevano parte del porticato della piazza del Foro Romano.
In epoche successive sono stati frammentati ed utilizzati come pietre per la muratura di nuovi edifici – è possibile vedere cose simili anche nelle fondamenta delle case torre che hanno riportato alla luce in questo sito.
Qui si vede il vicolo tra le due case torri. Non veniva utilizzato per il passaggio, era un deposito dei rifiuti della casa e della sua manutenzione dovevano occuparsi direttamente i proprietari.
Che passo indietro dall’ordinata città romana con fognature pubbliche e strade pulite!
Nel sito riportato alla luce si distingue chiaramente il muro perimetrale di un’abitazione dell’epoca romana – con stanze e pavimenti.
Si trovano perfino pezzetti di intonaco colorato caduti dalle pareti e pazientemente ricomposti con lavoro certosino.
Dopo 2.000 sotto terra l’intonaco è ancora colorato e tutto sommato integro. La tecnica costruttiva dei romani era incredibile. Si vede un marciapiede in terra battuta e la strada con un incrocio.
Ricostruzione della città – Dal sito Eventi.Langhe.net |
Le strade costruite dai romani avevano caratteristiche standard, erano costruite con pietra locale – in questo caso i ciottoli del Tanaro.
La forma caratteristica delle strade romane era quella bombata a dorso d’asino, per consentire alle acque piovane di defluire nei canali di scolo. Erano a senso unico e la forma a scacchiera caratteristica di ogni città dell’epoca rendeva facili gli spostamenti.
Sotto alle strade c’erano le fognature, di dimensioni tali da consentire l’accesso per le manutenzioni necessarie. Il sistema fognario era a scacchiera come la mappa delle strade. La guida ci ha spiegato che scavare nella zona delle fognature è entusiasmante: l’acqua nel corso degli anni ha trascinato in basso centinaia di reperti.
Tali reperti sono conservati nel museo cittadino, che abbiamo visitato a fine giro.
Alba Pompeia era grande, il centro storico dell’Alba odierna corrisponde grossomodo al perimetro della città romana. In alcuni punti sono ancora visibili le mura romane che racchiudevano la città e per vederle dobbiamo entrare in una scuola.
La passeggiata in Alba “sopra e sotto” si conclude con la vista al Museo Eusebio, che merita senz’altro un post a parte!
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