Chi non conosce il Grand Canyon (Arizona – U.S.A.)? Il Grand Canyon è un’enorme gola creata dal fiume Colorado.
Per dare una misura alla parola “enorme” ecco alcune cifre. E’ lungo 446 chilometri, profondo fino a 1.600 metri e con una larghezza variabile dai 500 metri ai 27 chilometri (Fonte Wikipedia)
Considerando i tempi medi di una vacanza in America si capisce immediatamente che non è possibile visitare tutto il parco, bisogna fare delle scelte basandoci sull’itinerario che intendiamo seguire e sulle nostre capacità fisiche. Nel nostro caso la scelta è relativamente facile, il margine Sud (South Rim) è quello sulla strada che ci porterà fino alla Monument Valley e quindi la scelta è fatta.
Secondo il giro previsto nel tour ci sono altri punti di accesso turistici:
il North Rim, che fa sempre parte del parco nazionale,
e il parco Navajo, dove c’è il famoso Skywalk.
Naturalmente è possibile prenotare ovunque escursioni in elicottero o su piccoli aerei da turismo.
La cittadina più vicina al South Rim del parco è Tusayan, una piccola città di provincia come quelle che si vedono nei film. Noi ci fermiamo a dormire al Red Feather Lodge ma volendo è possibile anche dormire dentro al parco, in campeggio o in piccoli bungalow. (Solo che in questo caso bisogna prenotare con molto anticipo). Al North Rim c’è anche un albergo, deve avere una vista indimenticabile. Il parco è vicinissimo alla città, l’entrata è a poco meno di un miglio.
Si trova facilmente posto per la macchina nei grandissimi parcheggi del centro visitatori.
Da lì in poi si può proseguire la visita a piedi o utilizzando le comode navette che accompagnano i visitatori ai vari punti di osservazione sul margine del canyon.
Noi scegliamo l’uno e l’altro, camminiamo un po’ e poi saliamo sulle navette, e così via.
Naturalmente si può scendere anche all’interno del canyon stesso, ma è un’escursione ben al di sopra delle nostre capacità. Nel canyon infatti fa molto caldo e il tasso di umidità è altissimo. La discesa é piuttosto agevole ma poi bisogna sempre considerare che la risalita è dura.
Non è una passeggiata che si possa improvvisare.
Gli escursionisti che scendono sono attrezzati per passare la notte all’aperto.
Noi riconosciamo i nostri limiti e ci affacciamo e basta, e il vento caldo che sale dalle profondità del canyon ci fa pensare di aver fatto la scelta giusta. Lungo i sentieri del parco ( molto comodi anche per chi ha difficoltà motorie o si sposta con passeggini e bambini piccoli ) troviamo moltissimi cartelli che mettono in guardia contro gli animali selvatici, contro i pericoli della disidratazione e contro le tempeste di fulmini.
Ecco: noi italiani forse non siamo abituati ad una natura così violenta e tendiamo a sottovalutare i rischi. Meglio seguire le indicazioni.
Chi pensa di non aver tempo di entrare nel parco e di percorrere qualche sentiero a piedi può anche optare per la strada panoramica sul lato sud, la strada n. 64 – Desert View.
Questa strada infatti costeggia il margine del canyon e ci sono numerosi
view points in cui ci si può fermare per ammirare il paesaggio. Attenzione: spesso questi punti panoramici sono molto affollati, e può essere complicato trovare un posto per parcheggiare. Le foreste ai lati della strada brulicano letteralmente di vita ed è facilissimo scorgere nel folto dei
cervi o addirittura delle enormi
alci che pascolano pacifiche.
Puoi leggere il resto del nostro viaggio qui
Informazioni utili:
36.2317194-113.0309112
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