La cucina spagnola è una delle più buone che mi sia capitato di assaggiare all’estero. Alcuni piatti sono veramente golosi – e chi se lo immaginava che il riso attaccato al fondo della padella potesse essere così gustoso? E’ tanto speciale da meritarsi anche un nome a parte: il socarrat. Buono!!!
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Paella de mariscos |
L‘intero sistema dei pasti in Spagna segue regole diverse dalle nostre.
A quanto pare gli spagnoli amano spiluccare a tutte le ore del giorno – è un’abitudine che si prende molto in fretta – e adorano il prosciutto crudo, il famoso jamon che compare in mille piatti.
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Museo del jamon – Madrid 2014 |
A causa del clima con estati molto calde i piatti principali sono spesso freddi, delle gustosissime creme a base di pomodori come il gazpacho o il salmorejo.Â
Come la cucina italiana anche la cucina spagnola è molto varia e cambia da zona a zona, nel nostro viaggio abbiamo assaggiato – ed apprezzato – la cucina andalusa e valenciana.Â
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Salmorejo con jamon, mandorle e crostini da Salmoretum – Cordoba 2014 |
                                                                      Alcuni piatti, come la paella, sono tipici di tutto il territorio ma con gustose varianti locali.
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Paella valenciana – Valencia 2014 |
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Spezie in vendita al Mercato di San Miguel – Madrid 2014 |
                                                                        Una delle cose che ho apprezzato di più in Spagna è l’abitudine di suddividere i piatti anche in base alla quantità .
In molti menù infatti si trovano i vari piatti in tre versioni: tapas, media raciones e raciones.Tapas è la porzione da assaggio (Il classico “crostino” che abbiamo tutti in mente quando si parla di Tapas).
La raciones e la media raciones invece sono quantità più consistenti (In genere sono indicate almeno a grandi linee).
Le tapas sono ottime come assaggi, e una volta trovato il sapore preferito si può ordinare una raciones, per saziarsi.Â
E’ un sistema davvero molto intelligente, da esportare.
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Quantità “tapas” – Ideale per un assaggio |
                                                           Sempre a proposito di spuntini: parliamo del pinchos.
Il pinchos non è altro che un sistema di calcolo per fare il conto delle consumazioni.
Quando si entra in un locale in cui servono i pinchos si nota immediatamente un enorme buffet freddo carico di crostini invitanti.Â
Su ogni pezzo c’è uno stuzzicadenti, quello è il pincho e va tenuto da parte nel piatto – così da poter calcolare le consumazioni. (I crostini hanno tutti il solito prezzo quindi per fare il conto basta contare gli stuzzicadenti nel piatto e moltiplicare per il prezzo unitario).
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Sagardi – Valencia 2014 |
I crostini caldi invece vengono serviti direttamente al tavolo da camerieri che escono periodicamente dalla cucina con vassoi carichi di golosità . In genere ad ogni uscita di pinchos caldi suona una campanella.
Parliamo adesso dei montaditos, una cosetta sfiziosa che abbiamo scoperto a Madrid.
I montaditos sono dei minipanini farciti in molti modi fantasiosi. Per darvi un’idea un montaditos è lungo all’incirca un dito ed è ottimo per fare uno spuntino veloce e molto economico. A Madrid ed in altre grandi città c’è una catena di locali low cost che si chiama “100 Montaditos“: la consiglio senz’altro, anche se è veramente affollatissima all’ora di cena! (Beh, con quei prezzi non si fatica a comprendere i motivi!). I panini di dimensioni normali invece si chiamano Bocadillos.
Gli ingredienti principali della cucina spagnola sono molto simili ai nostri, tranne per alcuni cibi caratteristici – che non abbiamo assaggiato per vari motivi. Il rabo de toro ad esempio è la coda del toro – per tradizione dovrebbe essere un toro ucciso in corrida, e a noi l’idea stessa della corrida fa inorridire.
Altri cibi tipici da veri intenditori sono i percebes della Galizia. Non abbiamo trovato un posto dove li cucinassero (O forse non li abbiamo riconosciuti noi?) ma quelli li avrei assaggiati volentieri. L’aspetto è poco invitante – sembrano… non so come definirli, forse vermi preistorici? – ma a quanto pare sono una delizia da intenditori. Sarà per la prossima volta.
Per quanto riguarda i dolci invece sono senz’altro da segnalare i dolci alle mandorle di Toledo Toledo è famosa per la pasta di mandorle e per i dolci fatti dalle monache di clausura, io ho assaggiato i biscottini fatti da queste ultime ed erano veramente notevoli.  Â
Un capitolo a parte va aperto per i churros: il churros con la cioccolata calda sono irresistibili, è fin troppo facile mangiarne fino a scoppiare!
I churros sono delle strisce di pasta fritta di forma allungata. Possono essere mangiati da soli o inzuppati in una densa cioccolata calda – io consiglio senz’altro questa opzione.Â
Immagino che siano particolarmente piacevoli in inverno, ma anche d’estate si lasciano mangiare, sono golosissimi!
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Churros con cioccolato caldo Chocolateria San Gines Madrid 2014 |
A me è venuta fame: e a voi?
Qui trovate il nostro gustoso itinerario spagnolo!
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