Arriviamo a Valencia nel primo pomeriggio e subito ci rendiamo conto che si tratta di una città piena di vita.
Centinaia e centinaia di persone, per lo più turisti, si riversano per le affascinanti vie e nelle piazze di Valencia, piene di colori e dei profumi dei tantissimi ristoranti.
La mattina seguente decido di vedere come è il risveglio di una città che solo poche ore prima pullulava di persone. Scendo in strada verso le 7.30 e mi accorgo che quello che mi avevano raccontato sulla Spagna in genere e sulle città dell’Andalusia in particolare era vero: al mattino sono praticamente deserte. Il nostro appartamento è praticamente nel centro, a pochi passi da una delle zone pedonali.
Inizio la mia passeggiata addentrandomi tra le viuzze ascoltando nelle cuffie alcune canzoni di Jovanotti che mi ero preparato prima di partire. Vago senza meta, guidato dalla musica e dall’istinto.
Mi trovo ad un tratto in una piccola via addobbata da ombrelloni a righe rosse e bianche fissati ai balconi dei palazzi.
Proseguendo la passeggiata mi trovo al Mercato Centrale di Valencia, una struttura realizzata in gran parte in ferro e vetro la cui costruzione è iniziata cento anni fa (1914). Arrivo  mentre alcuni camion portano i prodotti freschi da vendere: carne, pesce, verdure, formaggi, etc.
Decido di entrare a curiosare mentre i commercianti sistemano la mercanzia sui banchi.
Come già successo in molti mercati che abbiamo visitato, l’esposizione dei prodotti in vendita è molto curata e non posso fare a meno di restarne incantato.
Cerco qualcosa per far fare colazione alla mia “truppa” e torno, molto soddisfatto, al nostro appartamento, pronto per partire nuovamente.
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