Cordoba è la seconda tappa del nostro viaggio itinerante spagnolo.
Abbiamo prenotato solo una notte, all’Hostal Almanzor , e arriviamo stanchi ed accaldati dopo un viaggio “nel deserto” fra Madrid e Cordoba.
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Un dust devil a migliaia di chilometri dal west |
Dopo tanta autostrada il centro storico di Cordoba ci appare come un vero e proprio rompicapo, le strade sono strettissime e piene di gente e di tavolini, per riuscire ad arrivare al nostro albergo dobbiamo affrontare un percorso ad ostacoli, ma quando finalmente riusciamo a raggiungere la nostra camera abbiamo una piacevole sorpresa: l’albergo è proprio all’inizio della zona pedonale ed abbiamo una bella terrazza a disposizione.
Ci prendiamo qualche minuto per sbrigare le formalità di arrivo e scendiamo subito per visitare il centro storico. Qui siamo vicinissimi a tutto, la Mezquita è a pochi passi dall’albergo, e la juderia (Il quartiere ebraico) è tutto intorno a noi e pullula di locali e di negozi.
C’è un’atmosfera gioiosa e rilassata, e ci divertiamo a vagabondare senza meta, sbirciando i patii fioriti delle case e le stradine pittoresche del quartiere ebraico.
Cordoba sul calar della sera è tutta per noi. Probabilmente – come accade anche a Toledo – attira un tipo di turismo “mordi e fuggi” e dopo una certa ora inizia a svuotarsi.
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Mezquita – un dettaglio |
E’ tardi per visitare la Mezquita, quindi ci accontentiamo di un primo assaggio dall’esterno.
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Il “minareto/campanile” |
Cordoba, come molte piccole città dell’Andalusia, ha una struttura molto influenzata dal dominio arabo, la cattedrale stessa si trova all’interno di una ex moschea, e questo crea una mescolanza di stili e di culture unica nel suo genere.
All’ora di cena veniamo attratti da un bel patio con fontana e tavolini con le candele. Il locale si chiama Los patios de la Marquesa e lo consiglio a tutti quelli che vogliono sperimentare un’ottima cucina tipica. Il Salmorejo è davvero ottimo!!
Dopo cena continuiamo la nostra passeggiata esplorativa.
Con questa illuminazione la Mezquita sembra fatta d’oro!
Raggiungiamo il ponte romano – prima di essere araba Cordoba era romana, come molte altre città spagnole.
Proviamo anche ad assistere ad uno spettacolo di flamenco in un patio di un bel palazzo storico, ma è tutto esaurito e ci limitiamo ad ascoltare la musica dall’esterno. Sto seduta su una panchina di pietra tiepida, sotto ad un albero di arance. guardando le mura della Mezquita ed il cielo notturno ed ascoltando una chitarra flamenco: questa serata è un vero e proprio concentrato di Andalusia!!
Andiamo a dormire stanchi ma inebriati e pieni di entusiasmo, per l’indomani abbiamo in programma la visita della Mezquita e dell’Alcazar.
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