Atene – Il cambio della guardia
Questi sono Euzoni, soldati di fanteria che ormai hanno solo ruoli cerimoniali, e la loro insolita divisa ha significati simbolici – pratici – molto profondi. La “gonnellina” si chiama Fustanella e le sue pieghe simboleggiano gli anni dell’occupazione ottomana. Fa parte della divisa perché un simbolo di lotta e mascolinità – un po’ come il kilt per gli scozzesi. Anche il cappello – Fario – richiama la dominazione turca: è rosso come il sangue versato e la nappa nera simboleggia lacrime e lutto per la schiavitù.
Altro accessorio che non potrete fare a meno di notare sono le calzature: le babbucce, nonostante l’aspetto frivolo, sono calzature nate per reggere a tutto. Sono robuste e pesanti, e la suola chiodata rende più facile e più sicura la percorrenza dei sentieri di montagna (Gli Euzoni erano fanteria di montagna, un po’ come i nostri alpini).
Beh, si, adesso l’uniforme forse sembra un po’ meno insolita. (O no?)
Il parlamento di Atene |
Casualmente ci troviamo ad Atene proprio nel giorno della festa nazionale del 25 marzo e vediamo sfilare le parate dell’esercito nelle vie del centro.
Uno spettacolo davvero imponente. Visto che praticamente tutta la città è in strada a guardare la parata scappiamo nella Plaka, che per una volta è tutta per noi. Anzi, per noi e per i gatti, che ad Atene non mancano mai. Ci sediamo ad un tavolino a gustarci un caffè greco – una frappè al caffè freddo. Praticamente qui lo bevono tutti a tutte le ore, non possiamo non provare!
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