Come puoi essere cresciuto con telefilm come Arnold e film come The Blues Brothers e Sister Act, trovarti a New York e non desiderare di goderti una
Messa Gospel
Prendiamo le dovute informazioni e cerchiamo la prima fermata dei bus che porta nella famosa Harlem, a nord di Central Park, alla ricerca della Abyssinian Baptist Church (Indirizzo: 132 Odell Clark Pl, New York, NY 10030, Stati Uniti)
Scendiamo dal bus e, guardandoci intorno, capiamo che quello che vedevamo alla TV era vero e ci sentiamo trascinare negli anni ’80
Davanti alla chiesa cominciamo a realizzare che stiamo per partecipare ad una vera messa gospel e l’emozione comincia a crescere.
Arriviamo molto presto per paura di non trovare posto e ci domandiamo: ma siamo così pochi?
Chiediamo informazioni (nel nostro inglese scolastico ma funzionale) e ci viene detto di metterci in coda, poco più avanti.
Pazzesco!!!
La coda faceva quasi il giro dell’isolato e quì capisco che un isolato ad Harlem non è proprio delle dimensioni dei nostri.
Comunque ci mettiamo in paziente attesa e cominciamo a chiederci: ma capiremo qualche cosa di quello che diranno? Mah! Ci faremo trascinare dagli altri.
Passa il tempo (quasi tre oreeeee) e si comincia a percepire del movimento.
Uno dei responsabili della chiesa comincia ad andare avanti ed indietro dicendo (così capiamo) che quello a cui assisteremo non è uno spettacolo e che non si tratta di una messa gospel. Chi avesse intenzione di partecipare ad una messa gospel ha sbagliato e deve cercare un’altra chiesa!
Cosaaaaaa!
Qualcuno comincia ad abbandonare la fila mentre noi ci diciamo: magari abbiamo capito male e con la speranza nel cuore (tre ore di fila per nulla???) imperterriti, restiamo ai nostri posti.
Dopo oltre tre ore, la fila inizia a muoversi, mentre il tizio di prima si raccomanda: no photo, no video, no Blackberry! No photo, no video, no Blackberry.
Indovinate che cellulare avevo io? esatto!
Rassegnato, metto tutto nello zaino ed entriamo.
A dirigere la messa capiamo essere una donna sacerdote, molto affascinante e carismatica, mentre sullo sfondo il CORO.
Tutti quelli che avevano fatto la fila per assistere allo “spettacolo” vengono messi seduti in piccionaia, noi compresi.
Comincia la funzione e come abbiamo più volte visto in TV la sacerdote inizia un lungo sermone, interrotto alcune volte da incitazioni alle quali tutti rispondevano
HEY MAN
Sempre come in TV alcune persone della parrocchia, a turno, si alzavano e raccontavano qualcosa (di incomprensibile per noi) ed ogni volta la folla gridava
HEY MAN
e noi con loro.
Dopo circa un ora dall’inizio, il CORO non accenna minimamente a cantare.
Cominciamo a pensare che veramente si trattasse di una funzione “classica”, mentre altri partecipanti intervenivano e seguitavano i ripetuti
HEY MAN
Notiamo che i nostri “compagni” iniziano a spazientirsi: come noi pensavano di assistere ad un vero e proprio spettacolo cantato.
Al momento della raccolta delle offerte, inatteso quanto ovvio (tutto il mondo è paese: se vuoi i miei soldi dammi lo spettacolo) parte il CORO. Iniziamo a cantare in un grottesco inglese e battere le mani a più non posso.
Capiamo che l’attesa è stata ben ripagata e, alla fine della funzione, torniamo all’albergo con il cuore pieno di gioia.
P.S. Dopo alcune settimane dal rientro in Italia abbiamo capito che l’incitazione era
AMEN !!!
40.8167575-73.9414673
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