Mont Saint Michel – Normandia 2012
La nostra avventura in Francia non poteva iniziare che da Mont Saint Michel, l’ultima tappa del nostro viaggio di 20 anni fa.
Lavori in corso – Ci toccherà tornare per fare una foto come si deve! |
Arriviamo al parcheggio nuovo – la volta scorsa avevamo parcheggiato proprio sotto le mura della città, sotto ai cartelli di “Pericolo maree”, ora è tutto diverso– e ci prepariamo ad una lunga camminata, ma fortunatamente ci sono autobus navetta che ci accompagnano per l’ultimo tratto. Tra l’altro questi autobus sono già una curiosità da vedere: hanno due cabine di guida – una davanti e una dietro. Quando si arriva al capolinea il conducente invece di fare manovra per tornare indietro si limita a scendere e risalire dal fondo. E via, pronti a ripartire. I miei bambini l’hanno trovato geniale.
Le vie della città viste dal camminamento di guardia, sulle mura
L’ombra della città sulla spiaggia, aspettando che arrivi la marea
Per stasera è prevista una delle grandi maree del mese di agosto, è per questa che abbiamo modificato il nostro itinerario, che inizialmente prevedeva un giro leggermente diverso. Da qui sito si vedono le previsioni delle maree: Grandes Marees , vale la pena consultarlo per vedere uno spettacolo così insolito per noi.
Incanto nell’abbazia |
Dopo cena il sole è ancora alto nel cielo – qui fa notte più tardi che da noi – e decidiamo salire fino all’abbazia per visitarla. Abbiamo scelto bene i tempi, siamo in pochissimi a fare il biglietto ed iniziamo il nostro giro con tutta calma, godendoci ogni ambiente.
Il tramonto visto dal chiostro – si trattavano bene questi monaci! |
Uno spettacolo grandioso. La stanchezza per una giornata così lunga però inizia a farsi sentire, decidiamo di iniziare la discesa proprio quando scende la notte. Le vie adesso sono praticamente deserte, i negozietti sono chiusi e quando arriviamo al portone d’ingresso ci troviamo davanti una sorpresa inaspettata: una cinquantina di centimetri d’acqua schiumosa che ci sbarra l’uscita. I miei bambini sgomenti guardano l’acqua e ci chiedono “E ora come usciamo?” . Si raccoglie un piccolo gruppetto di turisti, si commenta questo fenomeno in varie lingue e scappa una risata collettiva e un applauso a vedere un ragazzo orientale che spunta dal portone, con i pantaloni arrotolati fino alle cosce e le scarpe in mano.
Gli imprevisti della marea |
Notturno |
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