Siamo sotto al Ponte di Brooklyn, quello della “Gomma del ponte”. Per noi che siamo cresciuti pensando che Brooklyn fosse un sinonimo di gomma da masticare trovarsi qui e vederlo è un’esperienza sorprendentemente emozionante. Ha il sapore quasi di un pellegrinaggio d’altri tempi, una motivazione che può apparire un po’ stravagante ma che è comunque parte di noi e del nostro bagaglio culturale. Immagino che questa definizione possa far sorridere, ma per noi che siamo cresciuti guardando l’America in TV pure le gomme da masticare fanno parte del sogno! Foto di rito, con lo skyline di New York alle spalle. Arriviamo stravolti dopo una giornata ad esplorare Manhattan.
L’intenzione iniziale era quella di attraversare il Ponte di Brroklyna piedi, ma quando siamo arrivati in zona era già quasi l’ora del tramonto, e non volendo perderci lo spettacolo della città che si illumina abbiamo optato per la metro (Se volete salire sul ponte ed attraversarlo a piedi partendo da Manhattan non fate come noi, non girate a vuoto: prendete la metro e scendete a Brooklyn Bridge/City Hall e troverete l’ingressi del ponte proprio davanti all’uscita della stazione).
Arriviamo precisi per lo spettacolo di questa sera: il sole è basso sull’orizzonte.
Aspettiamo il tramonto nel tranquillo parco di Brooklyn Bridge. Intorno a noi sfrecciano dozzine di biciclette, scopriamo che le noleggiano poco lontano.
Per oggi è tardi e siamo stanchi ma chissà?
Magari al prossimo viaggio le noleggeremo anche noi, per attraversare il ponte e per girare in città. Da qui si vede anche la statua della libertà, lontanissima, laggiù, nel tramonto arancione.
Scende la sera, ma sui grattacieli più alti brilla ancora il sole.
Questo è l’Empire State Building, e quando lo guardo mi viene da pensare a Fringe e sollevo gli occhi cercando i dirigibili nel cielo.
Beh, oddio, mi viene da pensare anche a decine di altri film, l’Empire è uno dei simboli di questa America del sogno: è stato scalato da King Kong, minacciato da Godzilla, abbattuto chissà quante volte nelle più fantasiose catastrofi, è stato la location scene romantiche indimenticabili… Non è un edificio, è parte della storia!
Ma parliamo un po’ anche del Ponte di Brooklyn: è stato inaugurato nel maggio del 1883, attraversa l’East River e collega Brooklyn a Manhattan.
Per molti anni ha mantenuto il primato di ponte sospeso più lungo del mondo. E’ possibile attraversarlo in auto, in bicicletta, a piedi. Il percorso consigliato sarebbe quello di partire da Brooklyn e godere la vista migliore, ma naturalmente va bene anche il senso opposto. Noi ce lo teniamo buono per la prossima volta!
E finalmente ecco la notte, la città risplende e si riflette nel fiume, bella come un gioiello. Il ponte di Brooklyn brilla di luci bianche e gialle, è tutto così splendente!Vista da qui la città è distante e tranquilla, da qui si vede solo la bellezza: niente caos, traffico, affollamento. Se vivessi a NY forse mi piacerebbe vivere qui, a Brooklyn, per vedere le luci da lontano, sognando una città ideale che esiste solo nella mia testa.
Ma poi penso che è bella così, vitale ed imperfetta, e mi vien voglia di smettere di guardarla e di rituffarmi nelle sue strade puzzolenti. E’ ora di rientrare verso Manhattan, la nostra giornata non è ancora finita!
Qui il racconto del primo giorno a New York e qui qualche notizia in più da Wikipedia.
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Dovete tornare però perché Brooklyn offre molto, molto di più della vista dello skyline col ponte! E la biciclettata da Central park a Brooklyn attraverso tutti i quartieri è una delle cose più belle non solo fatte a new york, ma in tutti i miei viaggi.
E prima o poi torneremo senz’altro perché una volta sola a New York non basta!!